In Parlamento i più ricchi sono i senatori Ghedini e Bongiorno. Nel governo primo Cingolani
Enrico Letta del Pd è risultato il più ricco tra i leader di partito italiani presenti in parlamento, con 622 mila euro dichiarati al fisco nel 2021. Segue Matteo Renzi, a quota 571 mila. E’ quanto emerge dall’anagrafe patrimoniale, che obbliga deputati, senatori e membri del governo a pubblicare sulle proprie schede personali i redditi percepiti.
Più staccati gli altri: la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni arriva a 124 mila euro all’anno, Giuseppe Conte, presidente sospeso del Movimento 5 stelle, a 100 mila. I più “poveri” sono Matteo Salvini della Lega e Roberto Speranza di Leu, con rispettivamente 92 e 89 mila euro. Il più ricco in assoluto, ma non è una novità, è però Silvio Berlusconi: il presidente di Forza Italia, ora eurodeputato, ha dichiarato oltre 50 milioni di euro di entrate.
I “paperoni” del parlamento italiano sono gli avvocati, Niccolò Ghedini di Forza Italia, con 2 milioni 567 mila, e la leghista Giulia Bongiorno, con 2 milioni 357 mila euro. Terzo l’architetto Renzo Piano, senatore a vita da 1,86 milioni.
Nel Governo primo il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, che l’anno scorso ha dichiarato di aver guadagnato nel 2020 543 mila euro. Segue Mario Draghi con 525 mila. Il presidente del Consiglio conferma di non percepire alcun compenso per il ruolo di premier. Terzo il ministro dell’economia Daniele Franco, che arriva a 383 mila euro di imponibile.