GORLAGO. Ancora un’impresa per Alberto Simonelli, uno dei più bravi arcieri italiani. Uno che non molla mai, nonostante i 51 anni suonati. Parlano per lui una carriera lunga (iniziò a gareggiare nella prima metà degli Anni Novanta) e piena di successi. L’ultimo exploit è il primato mondiale paralimpico sulle 60 frecce a 18 metri realizzato lo scorso weekend a Nimes, nella tappa francese delle Indoor World Series. Dopo la qualifica l’arciere di Gorlago (Bg) ha messo a referto 594 punti, quattro in più rispetto al precedente primato.
Un risultato eccellente se pensiamo che è arrivato dopo un lungo periodo di inattività dovuto a motivi di salute. Una situazione che Simonelli ha già vissuto in passato. Basti pensare che ai Giochi Paralimpici di Londra 2012, in seguito a una caduta, venne ricoverato e operato alla testa al suo rientro in Italia. Dopo poco tornò in pista continuando a scrivere la storia del tiro con l’arco italiano e internazionale. Con il suo compound è arrivato fino ai Giochi di Rio 2016, dove ha vinto l’argento bissando quanto aveva già ottenuto ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008. Poi, negli ultimi due anni, titolare fisso sia della Nazionale Paralimpica che della Nazionale “normodotati”, con la quale ha conquistato – tra i vari successi – l’argento a squadre ai Mondiali outdoor di Città del Messico 2017 e l’argento ai Mondiali indoor di Yankton nel 2018. Nel frattempo si è fregiato del titolo mondiale a squadre para-archery a Pechino 2017 e, la scorsa estate, anche del titolo europeo sempre insieme a Paolo Cancelli e Matteo Bonacina.
Questo inverno ha vissuto di nuovo una situazione difficile. Ma ancora una volta il suo carattere gli ha permesso di guardare avanti e di riprendere ad allenarsi dopo tre mesi di stop a causa di una flebite. Sino a Nimes dove ha tirato fuori un’altra delle sue prestazioni super. «Prima di partire ero titubante – dichiara –, soprattutto per le ore di viaggio che servivano per arrivare in Francia. Poi però ho deciso di partire, anche perché volevo testare il nuovo arco e altre attrezzature fornitemi dagli sponsor. Così, pur senza essere tornato a pieno regime, sono arrivati questi 594 punti e ieri sera la gradita sorpresa della comunicazione World Archery che mi confermava l’omologazione del primato mondiale paralimpico. E pensare che ero andato sulla linea di tiro senza nessuna aspettativa, volevo solo tornare in campo internazionale e testare i materiali. A inizio gara speravo di poter ripetere il 590 che aveva realizzato nelle precedenti occasioni e, dopo la prima parte di gara mi sono detto: ‘sono ancora capace a tirare…’. La lettera della Federazione Internazionale è stata una bella sorpresa, che mi ha ripagato per questi tre mesi di sofferenza che ho vissuto».
Adesso l’arciere bergamasco pensa ai progetti futuri, a partire dai tricolori indoor che si terranno a Pesaro. «Poi mi concentrerò sull’Italian Challenge e i Tricolori Indoor di Rimini. Finiti quelli il lavoro sarà tutto incentrato sulla stagione all’aperto. Ci saranno i raduni con la Nazionale Paralimpica, dove potrò allenarmi sulle lunghe distanze in inverno e poi la trasferta di Dubai e quella di Olbia che saranno fondamentali per preparare i Mondiali in Olanda di giugno”. Sarà una stagione impegnativa come sempre e, neanche a dirlo, Alberto “Rolly” Simonelli punta a confermarsi tra i migliori al mondo per raggiungere il pass per Tokyo 2020. E scusate se è poco!