RAVELLO. Situata tra Minori e Amalfi, in parte nascosta nell’entroterra, Ravello è uno tra i luoghi più incantevoli della costiera amalfitana. Il piccolo borgo è caratterizzato, in particolare, da splendide ville, e dal complesso del duomo dell’XI secolo, oltre a rappresentare un sito naturalisticamente incomparabile. Nel 1137 Bernardo da Chiaravalle la definì “antichissima, munitissima ed inespugnabile, oltre che opulentissima, tanto bella che si può facilmente annoverare tra le prime e nobili città”.
In questo antico paese passarono molti nomi illustri nei secoli, a partire da
Richard Wagner, per proseguire con Boccaccio (ravellese è il protagonista di una delle più belle novelle del Decameron, Landolfo Rufolo), Paul Valery, Einaudi, Kennedy, Mitterand, Togliatti, De Gasperi, Greta Garbo, Humphrey Bogart, Paul Newman, Peter O’Toole, Robert De Niro, e molti altri. Nella “città della musica” si può ammirare, sulla stessa piazza del Vescovado dove si affaccia il duomo, la rude torre della magnificente Villa Rufolo, costruzione risalente al 1200, e appartenne nel corso del tempo a diverse famiglie, tra cui la potente famiglia Rufolo. L’incantevole giardino amato da Wagner ospita la terrazza a strapiombo sul mare dove si celebra il Festival Wagneriano.
Lo sguardo è destinato a posarsi poi sul sito di Villa Cimbrone, un ampio possedimento terriero della nobile famiglia Acconciagioco, su cui sorgeva un rustico vasto casale. Nel 1904 ne divenne proprietario il lord inglese William Beckett, il quale, aiutato dal ravellese Nicola Mansi, edificò una costruzione affascinante, mescolando stili ed epoche, elementi etnici e culturali, reperti, e ricordi di viaggi esotici. Oltre all’architettura del posto, Ravello regala una passeggiata fino a Minori, lungo cui s’incontrano la duecentesca chiesa dell’Annunziata, e giù, per antiche scale e strette vie, tra mirto, ginepro, e rosmarino, scorci mirabili sulla costa e sul mare.