Spesso i genitori si trovano alle prese con la difficoltà dei bambini di fronte alle emozioni forti e tentano così di insegnare loro a gestirle in maniera adatta ed in base alle varie situazioni, senza farsi sopraffare.
È facile relazionarsi con la gioia e la spensieratezza dei bambini, tuttavia è normale che questi sperimentino momenti di tristezza, di paura e di rabbia.
Per quanto riguarda la rabbia, questa è un’emozione così forte che può portare il bambino a perdere il controllo, così come succede a molti adulti. Per i genitori può però essere difficile affrontare la rabbia dei figli, perché questi potrebbero rispondere con l’ira e con atteggiamenti aggressivi verbali e fisici, come con morsi, graffi, grida o parolacce. La rabbia, talvolta, sembra l’unica risposta per loro per difendersi.
In genere, dietro queste azioni si nasconde il desiderio di attenzione e di ascolto ed in questo modo i bambini tendono a manifestare il loro disagio ed il loro malessere.
La rabbia è un’emozione naturale che colpisce tutti, grandi e piccoli. Non si tratta di un’emozione negativa, ma occorre imparare a gestirla nel modo adeguato. Nei bambini l’aggressività è una modalità comunicativa e di crescita, che si trasforma ed evolve in relazione alle tappe evolutive dello sviluppo del bambino e deve essere valutata in relazione alla sua età.
Come intervenire, quindi, quando un bambino diventa aggressivo? Il genitore come dovrà fronteggiare una vera e propria crisi di pianto inconsolabile o un’esplosione di rabbia incontrollata del proprio bambino?
È importante dire che i comportamenti aggressivi dei bambini non sono mai immotivati, anzi, le loro origini possono essere diverse e complesse.
Gli esperti spiegano che la corteccia prefrontale del cervello ha un ruolo centrale nella regolazione delle emozioni e nel controllo del comportamento e nei bambini quest’area è ancora immatura. Questo fa sì che per i piccoli sia difficile controllare i propri impulsi ed esprimere in maniera efficace le proprie emozioni, quindi può accadere che un bambino, vivendo uno stato emotivo particolarmente intenso e non sapendolo gestire, finisca per esprimersi fisicamente con aggressività.
Secondo gli esperti, tra le cause scatenanti di reazioni esplosive da parte dei bambini si possono trovare:
Ma, a prescindere dalle cause scatenanti, se un bambino è aggressivo è perché cerca di segnalare che qualcosa è fuori dal suo controllo e ha bisogno di aiuto per riuscire a ritrovare l’equilibrio.
Spesso i bambini che si arrabbiano e perdono il controllo vengono visti come cattivi e maleducati, e spesso da punire. Ma un genitore che punisce il bambino anziché calmarlo, fomenta in lui la profonda sensazione di non essere al sicuro.
Spesso gli adulti rispondono alla rabbia dei figli con altra rabbia, un modo per voler prevalere, ma questo porta solo ad aggressività e a chi urla più forte. Inoltre si dà così ai bambini un cattivo esempio rispetto alla risoluzione dei conflitti.
Ma anche dire al bambino di fermarsi o calmarsi può essere poco utile, poiché si sente sopraffatto dalle emozioni.
Come affrontare quindi la rabbia dei bambini in quei momenti? Gli adulti devono aiutarli a regolare gli impulsi, possono calmarli e contenerli sia verbalmente che fisicamente, resistendo al tentativo dei bambini di scaricare la rabbia.
Gli esperti suggeriscono alcuni consigli per affrontare queste situazioni:
Dopo il momento di rabbia del bambino potrebbe essere utile ricordare l’episodio, esprimendo ciò che questo ha vissuto e capire quali sono state le difficoltà. L’episodio può inoltre essere ripreso utilizzando le parole, i disegni o il gioco simulato con dei pupazzi. Un altro metodo utile potrebbe essere quello di leggere con i bambini dei libri che raccontano storie specifiche sui momenti di rabbia.
In ultimo, se non si riesce a gestire la rabbia dei bambini potrebbe essere d’aiuto consultare un personale qualificato, in modo da avere strumenti pratici utili per affrontare i momenti di rabbia dei bambini.
La rabbia è un’emozione molto forte che talvolta riesce ad offuscare i nostri pensieri, fa parte delle emozioni che possiamo considerare primarie, come la gioia, la tristezza, la sorpresa e la paura. È un’emozione che chiunque può provare, sia grandi che piccoli.
La cosa però importante è quella di riuscire ad imparare a canalizzarla e, nel caso dei bambini, di riuscire a far loro esprimere le emozioni che provano, senza lasciarsi sopraffare da queste e rischiare di diventare aggressivi, sia verbalmente che fisicamente.
Il bambino, in genere, quando si trova in uno stato emotivo particolarmente intenso e non sa come gestirlo tende ad esprimersi con l’aggressività e quindi con urla, pianti inconsolabili, morsi e graffi. Qui vengono in soccorso gli adulti, che con calma ed empatia devono trovare il modo migliore per approcciarsi e riuscire a contenere il bambino e le sue emozioni.
Gli esperti suggeriscono inoltre, dopo il momento di rabbia del bambino, di aiutarlo ad elaborare l’episodio attraverso le parole, i disegni, il gioco o leggendo storie specifiche sulla rabbia.
Per i genitori che, invece, si trovano più in difficoltà possono rivolgersi a personale esperto e qualificato, in modo da avere i giusti strumenti per affrontare i momenti di rabbia e di aggressività dei bambini.
Valeria Glaray