Stop all'import di carbone nel nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia della Ue. Draghi ai russi: "Guerra è vergogna"
La Commissione europea presenta il quinto pacchetto di sanzioni a Mosca. “La Russia – spiega la presidente della Commissione Von der Leyen – sta conducendo una guerra crudele e spietata, anche contro la popolazione civile ucraina. Dobbiamo sostenere la massima pressione in questo momento critico“. “Convinto appoggio dell’Italia“, commenta il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Al primo punto c’è la stretta sull’energia: il divieto di importare carbone. Una misura da 4 miliardi di euro l’anno, che “taglia un’altra importante fonte di entrate per la Russia“. E’ il primo provvedimento che colpisce l’import di materie prime. Allo studio c’è anche lo stop al petrolio, mentre sul gas hanno posto il veto Germania e Austria. E poi, blocco delle transazioni per 4 banche russe, tra cui la VTB, la seconda più grande del paese. E arriva anche lo stop all’attracco nei porti dell’Unione delle navi russe e bielorusse, e l’ingresso dei tir.
Ci sono poi ulteriori divieti all’esportazione, per un valore di 10 miliardi di euro, in settori cruciali: semiconduttori avanzati, macchinari e mezzi di trasporto. “Paralizzare la macchina da guerra del Cremlino – spiega il presidente del Consiglio europeo Charles Michel – ora è vitale per fermare le atrocità commesse in Ucraina. Non c’è altro modo che inasprire le sanzioni“.
“L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione e appoggia con convinzione il nuovo pacchetto presentato dalla presidente Von der Leyen“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi a Torino. Il capo del governo, intervenendo alla cerimonia della firma del patto per Torino, ha espresso la ferma condanna del governo e personale per le stragi di civili e le atrocità commesse in Ucraina. Per Draghi le indagini indipendenti devono fare “piena luce“, ma “i crimini di guerra devono essere puniti, il presidente Putin, le autorità e l’esercito russo devono rispondere“.
Il presidente del Consiglio si è prima rivolto a Putin, chiedendogli ancora una volta di “porre fine alle ostilità, di interrompere le stragi di civili, e dare il cessate il fuoco”. Poi al “grande” popolo russo: “La guerra non ha senso. Vuol dire solo vergogna, isolamento, povertà“.
La risposta di Putin non si è fatta attendere: “L’Occidente – ha affermato il presidente russo – sta cercando di scaricare i propri errori economici sulla Russia“. Putin ha poi annunciato che che la Russia sarà “più prudente” con le esportazioni di cibo “specialmente verso i Paesi ostili“.