TARANTO. Maria Rosaria Suma, fotoreporter tarantina, ha immortalato in un “click” i fumi notturni dello stabilimento ex Ilva di Taranto, trasformando una vicenda triste, quella legata all’inquinamento causato dalla fabbrica, in una menzione d’onore ricevuta al concorso fotografico “Luci nella notte”, organizzato da Nikon club Italia. Il riconoscimento riguarda la forma che i fumi hanno dato alla nuvola creatasi nel cielo pugliese: un teschio. La foto, scattata a fine gennaio scorso dalla parte interna del mar Piccolo, è diventata virale, anche se il commento della fotografa su Facebook è significativo: «Avrei preferito la menzione per altri scenari della bella Taranto, ma sono contenta».
Gli scatti che catturano fenomeni particolari sono numerosi. Tra questi le nuvole nere “shelf cloud”, che l’11 marzo scorso sono apparse sopra il mare di Roseto degli Abruzzi, a seguito di raffiche di vento annunciate in un’allerta meteo. Sulla costa si sono innalzati ammassi nuvolosi impressionanti, dall’aspetto simile a quello delle onde californiane cavalcate dai surfisti. Da qui i social si sono scatenati con fotografie pubblicate dagli utenti delle province di Pescara, Teramo, e Chieti.
Un altro fenomeno stupefacente è quello riguardante le nubi lenticolari, a forma di lente, originate da aria che segue traiettorie ondulate con moti ascendenti e discendenti, che possono portare alla formazione di vortici e turbolenze pericolosi per la navigazione aerea. Le nubi lenticolari sono associate alla formazione di un’onda orografica nell’atmosfera terrestre, che si forma quando una corrente d’aria incontra un rilievo o un sollevamento termico che devia il flusso verso l’alto.