E’ Aosta la città dove la qualità della vita per i bambini è più alta. Seguono Arezzo, Siena, Firenze e Udine. Lo dice la seconda edizione dei “tre indici” del Sole24Ore. Lo studio, elaborato su dati ufficiali, prende in considerazione tre fasce di età: i bambini sotto i 10 anni, i giovani tra i 18 e i 35 anni e gli under 65. E, basandosi su 12 parametri per ciascuna generazione, stila le classifiche per provincia. Ancora una volta, si nota una marcata differenza tra nord e sud.
Se guardiamo ai più piccoli, al primo posto troviamo appunto Aosta, seguita da tre province toscane. Qui, tra i parametri considerati ci sono le scuole, i pediatri, gli asili nido. La valle d’Aosta prevale soprattutto per la qualità degli edifici scolastici, dotati quasi sempre di mensa e palestra, per gli spazi abitativi e gli asili nido. All’ultimo posto invece Napoli, penalizzata da strutture non adeguate. Non se la passano bene nemmeno Milano e Roma, rispettivamente al 60 esimo e all’83 esimo posto.
Alle grandi città non va meglio nemmeno per la generazione compresa tra i 18 e i 35 anni. Milano è solo 95 esima, addirittura terz’ultima Roma, davanti solo a Barletta e al Sud Sardegna. In testa troviamo invece Piacenza, seguita da Ferrara, Ravenna, Vercelli e Cremona. Per questa fascia, tra gli indicatori presi in considerazione, ci sono le età di matrimonio e maternità, i bar e le discoteche, le aree sportive, l’imprenditoria giovanile, ma anche i canoni di locazione, che penalizzano in particolare le metropoli.
Nella fascia degli over 65 il posto migliore dove vivere è Cagliari. Seguono Bolzano, Trento, Roma e Nuoro. Male invece, un po’ a sorpresa, la Toscana, che monopolizza gli ultimi tre posti con Lucca, Massa Carrara, e Pistoia, in assoluto la provincia con la peggiore qualità della vita per gli anziani, secondo il Sole24Ore. In questa fascia, oltre alla speranza di vita, che, ad esempio, in Sardegna è più alta della media, pesano le voci legate alla sanità.