Arriva la classifica generale, la 32esima edizione, del Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle città italiane in questo 2021. Gli indicatori utilizzati dal noto quotidiano economico sono molto utili per comprendere dove focalizzare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Trieste conquista la medaglia d’oro, tornando in vetta dopo averla già occupata nel 2005 e nel 2009.
Il capoluogo del Friuli-Venezia-Giulia, insieme a Pordenone, Udine e Gorizia, si conferma tra i centri nazionali dove la vita è migliore. Sospesa tra il suo golfo, le montagne del Carso e la vicinanza con i paesi di Slovenia e Croazia, Trieste realizza un ottimo insieme di elementi positivi.
In ambito culturale la città friulana è regina incontrastata, ed un gran dominio perdura nel settore lavorativo ed economico, in quello dei servizi e dell’ambiente. Tiene bene nella salute e nella vita sociale, mentre arranca soltanto in sicurezza e giustizia.
Nello specifico la cultura è garantita dalle letture dei cittadini e dalla relativa spesa pro capite. Musei e formazione continua restano ad altissimi livelli, con un elevato numero di persone dotato di titolo di studio superiore. Trieste è candidata a città creativa per la letteratura per l’UNESCO.
Se l’occupazione raggiunge traguardi notevoli, nondimeno la città si distingue per la nascita di nuove imprese e la presenza di quelle straniere. Ciò conferma la sua natura internazionale, non soltanto verso l’Europa orientale ed i Balcani, ma anche verso quella centrale, nell’intera realtà tedesco-austriaca.
Unici punti dolenti di Trieste rimangono la bassa natalità e l’emergenza pandemica che ha mietuto parecchie vittime. Le recenti proteste dei portuali contro il Green Pass hanno in parte offuscato l’immagine di città ideale in tutta quanta l’Italia.
Trieste ha guadagnato 4 posizioni rispetto al 2020, però ancora miglior avanzamento ha riguardato Milano. 10 posizioni in più ed attualmente al secondo gradino del podio. Trento si riconferma terza, proprio come un anno fa. In generale l’intero Nord-Est italiano si è riconfermato zona leader nel paese. Nello specifico bisogna sottolineare Treviso decima, con ben 19 gradini in più.
Questa città veneta beneficia di un nuovo indicatore aggiunto in questa edizione, ossia la qualità di vita delle donne, per soffermarsi sulla ripresa di genere successiva alla crisi pandemica.
Oltre a quello lombardo, nei magnifici 10 troviamo anche le città capoluoghi regionali valdostano, Aosta, ed emiliano, Bologna, la città vincitrice del 2020. Nella branca di demografia, società e salute, il centro felsineo non conosce rivali, soprattutto per quanto riguarda l’istruzione.
Una generale risalita riguarda quasi l’intera Lombardia, trainata appunto da Milano. Netti guadagni di classifica per Roma e Firenze, mentre perdono qualche posizione Torino, Genova, Cagliari e Palermo. Leggeri miglioramenti per Bari e Napoli.
Perde un pochino di smalto il giudizio sulle città dell’Emilia-Romagna, mentre il Mezzogiorno d’Italia, isole comprese, continua a faticare nel tenere testa al centro-nord. La peggiore della lista, purtroppo, si trova in Calabria con Crotone, un primato negativo conservato dal 2020.