Da un recente sondaggio condotto da Toluna, società leader nel digital market research, effettuato per indagare le nuove abitudini degli italiani nell’era dei contenuti on demand, è emerso come le piattaforme streaming rappresentino il nuovo oggetto del desiderio degli italiani
Tra i dati più significative si evidenzia che :
Sul gradino più alto del podio delle piattaforme a pagamento troviamo infatti Netflix, prima scelta non solo del 46% degli intervistati, ma anche e soprattutto dei giovani (59%), seguito da Amazon Prime Video (27% – percentuale che sale al 31% per i Baby Boomers) e Sky Go (19%).
Il PC è tra i device più amati: analizzando i dispositivi privilegiati per usufruire di queste piattaforme, tra i primi tre sono emersi in ordine di preferenza il pc o il portatile di casa (64%), seguito dallo smartphone (58%) – scelto soprattutto dai giovani tra i 18 e 34 anni (66%) – ed infine la smart TV (40%).
Film e serie TV conquistano le attenzioni del grande pubblico: tra le diverse generazioni emerge come denominatore comune sia il film, scelto dall’80% dei giovani (18-34 anni) e dal 67% della Generazione X (35-54). Ma analizzando i risultati nel dettaglio, si nota come i giovani preferiscano anche le serie tv (80%) mentre la Generazioni X i brevi videoclip (70%).
Lo streaming non ha prezzo: 6 italiani su 10 affermano non solo di essere attualmente abbonati, ma anche di possedere un account a pagamento su 1 o più piattaforme. Un successo in crescita anno dopo anno che coinvolge specialmente i giovani. Quasi la metà degli intervistati tra i 18 e i 34 anni dichiara di essere iscritto a più piattaforme rispetto allo scorso anno.
I giovani la “skippano”, ma il riscontro è positivo per 1 uomo su 2: oltre 1 italiano su 2 dichiara di non amare la pubblicità, anche se non pagherebbe per non vederla più, mentre il 44% dei giovani afferma di skipparla sempre. Inoltre, alla domanda “hai mai visitato il sito dell’azienda o del prodotto pubblicizzato mentre stavi guardando contenuti in streaming?”, il 50% del pubblico femminile risponde negativamente, mentre quasi 1 uomo su 2 risponde affermativamente.
Carlo Saccomando