Aumentano tutti i parametri dell'epidemia in Italia, con regioni che superano i parametri per il ritorno alla zona gialla
Alcune regioni rischiano il passaggio in zona gialla. A preoccupare è la risalita veloce della curva epidemica tutta Italia. La scorsa settimana l’incidenza nazionale era pari a 53, ora è a 78. La media di occupazione dei posti in ospedale rimane ancora molto sotto soglia. Adesso è la saturazione degli ospedali a indicare il cambio di colore.
Il range va da 1,08 a 1,31. Dunque in ogni zona d’Italia è stata raggiunta e superata la soglia epidemica di 1, oltre la quale la circolazione del virus non può essere tenuta sotto controllo con monitoraggio e tracciamento dei casi.
Anche l’incidenza settimanale di casi positivi continua ad aumentare a livello nazionale. Nel periodo tra il 5 novembre e l’11 novembre si attesta a 78 ogni 100 mila abitanti. Il precedente documento della cabina di regia indicava invece 53 casi.
La norma in vigore decreta il passaggio da zona bianca a zona gialla con l’incidenza settimanale oltre 50 casi il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica.
E’ molto critica la situazione della Provincia autonoma di Bolzano con 316,3 casi e il 13,6% di posti occupati in area medica anche se resistono le terapie intensive che sono al 6,3%.
Il Friuli Venezia Giulia supera il limite dell’occupazione delle terapie intensive, con il dato all’11%. Nel territorio l’incidenza è molto elevata, con 148 casi ogni 100 mila abitanti.
La Lombardia ha il 56,8 casi settimanali il 6,4% di posti occupati in area medica e il 2,9% in terapia intensiva. Il Lazio a 89,7 casi l’8,3% di area medica. Il Veneto ha 115,3 casi, l’Emilia-Romagna 87,7 e la Sicilia 66,6 la Toscana 71,9.