Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia costituiscono “una minaccia al mondo intero“. È quanto ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin , nel discorso all’Eastern Economico Forum a Vladivistok. “La pandemia è stata rimpiazzata da nuove sfide globali che pongono una sfida al mondo intero. – ha aggiunto il numero uno del Cremlino – Mi riferisco alla frenesia delle sanzioni occidentali, agli aggressivi tentativo (dell’Occidente) di imporre un modello di comportamento ad altri Paesi, privandoli di sovranità e soggiogandoli al suo volere“.
“La Russia non ha iniziato le azioni di combattimento in Ucraina, – ha evidenziato Putin – ma sta cercando di mettere fine a esse, perché è dal 2014 che continuano“. Nel proseguo del discorso ha poi voluto mandare un messaggio chiaro all’Europa e più in generale al mondo occidentale affermando con convinzione che le sanzioni non riusciranno a isolare la Russia, sottolineando come attualmente Mosca abbia perso e non stia perdendo nulla ma anzi “ha rafforzato la propria sovranità“. Il leader russo si è detto certo che “l’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente“.
“La qualità della vita delle persone in Europa viene sacrificata per preservare la dittatura degli Stati Uniti negli affari mondiali“, è l’accusa lanciata da Putin nei confronti del governo Usa. Mentre per quanto riguarda l’esportazione del grano dall’Ucraina verso i paesi esteri chiede a gran voce una limitazione verso l’Europa, rea di essersi impossessata di gran parte dei carichi a scapito dei paesi più poveri i quali hanno potuto beneficiare sono di due navi. Atteggiamento, quello degli europei, definito come da “colonizzatori“. Il premier russo ha promessi che discuterà di questo problema con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan.