Il presidente russo torna a tuonare contro l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato
Mentre si susseguono le voci sulle sue condizioni di salute, Vladimir Putin torna a parlare. E lo fa durante a Mosca, durante i lavori del vertice dell’Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva. “Reagiremo all’espansione delle infrastrutture militari della Nato alla Svezia e alla Finlandia“.
Il presidente russo torna anche a evocare lo spettro dei nazisti ucraini. “Ci sono estremisti in tutti paesi – argomenta Putin – eppure l’Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali”. Lo zar denuncia poi la presunta esistenza di “laboratori per sviluppare armi batteriologiche vicino ai confini” russi, scoperti durante “l’operazione militare speciale in Ucraina“.
Dopo oltre due mesi, sembra stia per terminare la resistenza della Azovstal, l’acciaieria di Mariupol in cui sono asserragliate le ultime truppe ucraine della città sul mar Nero. Il comando ucraino ha infatti ordinato l’evacuazione, già 264 soldati sono usciti dall’impianto. I feriti gravi sono stati soccorsi in Russia, gli altri sono rientrati in territorio controllato da Kiev nell’ambito di uno scambio di prigionieri. Volodymyr Zelensky sta ora cercando di salvare tutti i combattenti, compresi quelli del battaglione Azov. “Speriamo – ha detto il presidente ucraino – di poter preservare la vita dei nostri ragazzi. Tra di loro ci sono dei feriti gravi. A loro viene fornito aiuto. Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all’Ucraina vivi. È iniziata l’operazione per far tornare i nostri militari a casa. E’ un lavoro che richiede delicatezza e tempo“.
La Svezia, dopo la Finlandia, ha ufficializzato la sua richiesta di aderire alla Nato. Ma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito il suo no. La Turchia “non cederà”, perché i due paesi hanno posizioni “ambigue” sul terrorismo curdo. Stoccolma e Helsinki hanno annunciato che i rispettivi ministri degli Esteri si recheranno ad Ankara a trattare con l’omologo turco.
Il segretario della Lega Matteo Salvini si è recato nel pomeriggio a palazzo Chigi ad incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel colloquio si è parlato prevalentemente della guerra in Ucraina. “E’ stato riaffermato l’impegno dell’Italia per la pace attraverso il sostegno all’Ucraina, l’imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati credibili“, si legge in una nota della presidenza del Consiglio. Nel punto stampa al termine della visita a Chigi, Salvini ha aggiunto che “Serve il cessate il fuoco al più presto, con l’Italia protagonista“. Secondo il leader leghista “L’ulteriore invio di armi all’Ucraina allontana la pace“.