“La Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia dopo che si saranno unite all’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti“. Queste le parole dure che Vladimir Putin ha rivolto nei confronti della Nato a seguito del via libera definitivo all’ingresso dei due Paesi scandinavi.
In un’intervista rilasciata alla tv di Stato, e ripresa dal Guardian, il premier russo ha sottolineato che “prima non c’era alcuna minaccia“, mentre ora con il dispiegamento al confine di contingenti militari e infrastrutture della Nato la Russia sarà costretta a “rispondere in modo simile e creare eguali minacce per i territori da cui vengono minacce nei nostri confronti”
Putin ha poi aggiunto che sarà inevitabile che le relazioni di Mosca con Helsinki e Stoccolma si inaspriranno a causa della loro adesione alla Nato: “Tra noi è andato tutto bene, ma ora potrebbero esserci delle tensioni. Di certo ci saranno: è inevitabile se c’è una minaccia per noi“.
Nella serata di ieri Putin aveva puntato il dito contro le “ambizioni imperiali” della Nato, accusando l’alleanza di cercare di affermare la sua “supremazia” attraverso il conflitto in Ucraina. “L’Ucraina e il benessere del popolo ucraino non è l’obiettivo dell’Occidente e della Nato, ma un mezzo per difendere i propri interessi“, ha affermato il premier russo ai giornalisti nella capitale del Turkmenistan, Ashgabat. “I leader dei Paesi Nato vogliono affermare la loro supremazia, le loro ambizioni imperiali“, ha infine aggiunto.
“La Federazione Russa è la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli Alleati e a pace e stabilità nell’area euro-atlantica. Cerca di stabilire sfere di influenza e controllo diretto attraverso coercizione, sovversione, aggressione e annessione. Usa mezzi convenzionali, informatici e ibridi contro noi e nostri partner“. Questo uno tra i passaggi più significativi dello Strategic Concept 2022 diffuso dalla Nato al vertice di Madrid. Il presidente ucraino Zelensky, in videocollegamento, ha chiesto ai Paesi dell’Alleanza “artiglieria moderna e sostegno finanziario” contro la Russia.
Intanto gli alleati della Nato hanno fatto delle ipotesi sulla durata del conflitto in Ucraina: è opinione diffusa che il conflitto sia destinato a protrarsi per i prossimi mesi e potrebbe durare anche fino al 2023. Lo riferiscono fonti della Casa Bianca.
“Noi abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo anche la Romania. E ci sono pattugliamenti aerei dei Baltici da vari mesi. Le forze in Bulgaria e in Ungheria sono di circa 2.000 soldati, 8.000 sono invece di stanza in Italia pronti se necessario“. Lo ha affermato il premier Mario Draghi parlando del ruolo dell’Italia nel piano della Nato di rafforzamento del fianco orientale. Saranno 70 militari e un sistema di difesa aerea le nuove forze che gli Usa schiereranno in Italia. “Il ministero della Difesa mi ha spiegato che si tratta di un assestamento già in programma“, ha aggiunto Draghi, dicendo di non ritenere che esista “il rischio di una escalation” con la Russia.