Il premier russo e il ministro della Difesa hanno annunciato che chi si arrenderà alle forze russe non sarà ucciso.
Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato che la città di Mariupol è sotto il controllo dell’esercito russo. “La liberazione di Mariupol è un successo“, ha affermato il numero uno del Cremlino nel corso dell’incontro di questa mattina con il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu. I due hanno anche aggiunto che tutti coloro che si arrenderanno ai soldati russi avranno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.
Il premier russo ha inoltre ordinato ai vertici militari di fermare l’assalto all’impianto metallurgico Azovstal, considerato dallo stesso Putin “inopportuno” sottolineando la necessità di salvare le vite delle truppe, e di bloccare questa zona in modo che “non voli una mosca“. Secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione ucraini sarebbero circa 2 mila i soldati ucraini asserragliati all’interno dell’acciaieria e a quanto pare non avrebbero intenzione di abbandonare il centro siderurgico.
Oltre 4 mila degli dei circa 8 mila soldati, tra reggimenti ucraini, battaglioni nazionalisti e mercenari stranieri presenti a Mariupol al momento dell’accerchiamento russo, sono stati eliminati durante la liberazione della città; mentre 1.478 soldati si sono arresi. Lo ha riferito il ministro della Difesa russo al presidente Putin.
“Al momento dell’accerchiamento, le truppe ucraine, le formazioni nazionaliste e i mercenari stranieri che erano anche in gran numero ammontavano a circa 8.100“, ha specificato Shoigu. Inoltre il ministro ha dichiarato che secondo una stima dei vertici militari russi saranno necessari ancora 3-4 giorni per completare le operazioni nell’acciaieria di Azovstal. Infine ha specificato che negli ultimi due giorni nessun civile ha utilizzato i corridoi umanitari aperti dalla Russia per l’evacuazione dall’acciaieria.
A Mariupol quasi tutto è stato distrutto, circa il 95-98% di tutti gli edifici. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al canale francese BFMTV. “Bloccati i locali, i bambini, gli anziani e i militari. È come un’operazione terroristica da parte della Federazione Russa contro Mariupol e gli abitanti di questa città. Tutto è stato distrutto. Vi stiamo parlando di scuole, asili nido, comuni quartieri residenziali, fabbriche, lungomare, questa è una cittadina di mare“, ha asserito il premier ucraino.