Il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato nella notte alla messa in occasione della Pasqua ortodossa, nella cattedrale di Cristo salvatore a Mosca. La funzione è stata officiata dal patriarca russo Kirill. Lo zar è apparso con una candela in mano nelle immagini trasmesse dalla tv russa e diffuse dal Cremlino.
Immagini che stridono pesantemente con la notizia giunta da Odessa: la morte di una neonata di 3 mesi, uccisa in casa sua insieme alla madre da un missile russo a Odessa. La notizia è stata rilanciata dagli ucraini. E da Donetsk si piange la morte di altri due bambini, di 5 e 14 anni, vittime di un combattimento durante il quale la loro casa è stata distrutta. Il totale delle piccole vittime, secondo l’Onu, sale così a 186 dall’inizio dell’invasione russa.
Il 60 esimo giorno di guerra coincide dunque con la Pasqua ortodossa. E nell’augurare buona Pasqua ai cristiani ortodossi, il segretario di Stato americano Antony Blinken si dice ispirato dalla “resilienza dei cristiani ortodossi in Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione di Putin”. “Continueremo a supportarli“, aggiunge Blinken, che oggi vede il presidente Zelensky a Kiev.
In attesa di ricevere il capo della diplomazia americana, il presidente ucraino oggi ha sentito l’omologo turco Erdogan. “Una importante conversazione telefonica“, come l’ha definita Zelensky, soprattutto in chiave negoziale. Il presidente turco infatti sentirà nelle prossime ore anche Putin. “Ho sottolineato – fa sapere Zelensky – la necessità dell’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, compreso l’Azovstal“, l’acciaieria in cui sono asserragliati gli ultimi resistenti ucraini. Poi un accenno alla “sicurezza alimentare globale, che è minacciata dal blocco navale imposto dalla Russia nel Mar Nero“. Di cui una delle sponde è appunto la Turchia.
Sono 100.306 le persone arrivate finora dall’Ucraina in Italia dall’inizio della guerra. Lo fa sapere il Viminale nel suo bollettino quotidiano sull’accoglienza. Per più della metà si tratta di donne, con ben 36 mila minori.