• 24 Novembre 2024
  • ATTUALITA'

Protesta dei giornalisti vaticanisti contro i tagli Rai alle trasferte

La Rai ha deciso di tagliare i costi delle trasferte dei giornalisti che seguono il Papa, i quali hanno espresso la loro protesta con una lettera indirizzata ai vertici dell'azienda.

La protesta dei vaticanisti si è espressa in una lettera indirizzata all’amministratore delegato Carlo Fuortes, alla presidente Marinella Dolci, agli altri componenti del Cda.

I  giornalisti Rai  Stefano Belardini, Marco Clementi, Luigi Conti, Vania De Luca, Raffaele Fichera, Alessandro Hielscher, Ignazio Ingrao, Patrizia Sara Nesci, Maria Rita Pasqualucci, Massimo Pinzauti, Enzo Romeo, Marco Sanga manifestano ai vertici del servizio pubblico “la viva preoccupazione per la decisione della Rai di avviare un turn-over delle trasferte per i viaggi del Papa. Il sistema di lavoro fin qui portato avanti per la copertura di questi eventi è tra i più solidi e collaudati. Modificarlo senza un progetto alternativo che consenta adeguata copertura a ciascuna testata presenta notevoli rischi, anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti, a cominciare dal Giubileo del 2025”.

Indebolire la Rai per potenziare realtà private

Viene aggiunto che “oltre tutto un indebolimento dell’impegno della Tv pubblica in questo ambito lascerebbe campo libero ad altre realtà private, che già stanno cercando di sostituirsi alla storica presenza Rai, da sempre partner privilegiato del Vaticano”.
La lettera prosegue: “consideriamo il blocco della trasferta di alcuni di noi a Budapest e in Slovacchia un precedente pericoloso, seguendo un trend già visto in altre aziende radiotelevisive, dove oggi i giornalisti sono ridotti – prosegue la lettera – a seguire gli eventi papali esclusivamente in redazione e al computer. Tutti possono comprendere l’enorme valore aggiunto che dà l’inviato sul posto rispetto al redattore che deve seguire l’evento dal desk. La decisione ci appare ancor più inopportuna considerato il basso costo della suddetta trasferta e il fatto che la Rai in questi casi ottiene dei ricavi offrendo le proprie immagini al circuito dell’Eurovisione. Ci chiediamo: visto che ogni Testata ha un suo budget, perché non lasciar decidere ai Direttori, nella loro autonomia, come spenderlo?”.

Nella lettera emerge che ciò che ha amareggiato i gioranalisti è il fatto che nessuno di loro sia stato ascoltato prima di procedere con i tagli. Secondo questi professionisti c’è un forte bisogno di seguire un’autorità morale mondiale come Papa Francesco in questo difficile periodo di pandemia, e risparmiare sui messaggi del pontefice per i vaticanisti è realmente incomprensibile. “Cedere su questo fronte per risparmiare poche migliaia di euro ci sembra davvero incomprensibile. Chiediamo pertanto che si riconsideri la disposizione e che sia assicurata la pienezza del nostro lavoro” concludono così il loro messaggio ai vertici Rai.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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