Il governo sta valutando la possibilità di prolungare lo stato di emergenza al 31 dicembre, il green pass e i parametri per le regioni.
Lo stato di emergenza causa pandemia è in scadenza, doveva terminare il 31 luglio 2021 ma la curva dei contagi che sta risalendo a vista d’occhio in Europa e nel nostro paese, il prossimo arrivo della stagione più favorevole ai contagi e la tornata elettorale autunnale ha portato il governo a valutare un prolungamento fino alla fine dell’anno.
Più di uno i temi sul tavolo del Consiglio dei ministri sui quali si deve dare una valutazione nella giornata di giovedì 22 luglio: lo stato di emergenza, green pass e i criteri per i nuovi parametri sul colore delle regioni . Tra le questioni che invece non saranno affrontate dall’esecutivo quella dell’obbligo vaccinale per i docenti (benché il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sostenga il contrario) e il ritorno del pubblico negli stadi.
Molta attesa sulla decisione dei nuovi parametri con i quali “colorare” le Regioni, e vista la recrudescenza del virus e i contagi in aumento, diverse regioni potrebbero tornare gialle in un breve tempo. L’attenzione in questa nuova fase della pandemia non sarebbe più indirizzata ai numero dei contagi ma sul livello di ospedalizzazione e al tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive.
Il rilascio del certificato verde dovrebbe essere mantenuto anche per una sola dose, sollecitando i cittadini a provvedere il prima possibile con la seconda. La discussione è aperta sui luoghi nei quali esibire il lasciapassare, se permettere l’entrata in bar e ristoranti con una sola dose oppure solo dopo aver completato l’intero ciclo vaccinale.
Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni ai microfoni del TG2 ha dichiarato: “Se un territorio cambia colore, se dovesse andare ad esempio in arancione dove alcune attività sono chiuse, dovrebbero essere aperte per chi ha il Green pass. Non serve a tornare nella situazione dello scorso anno, ma a dare maggiore opportunità perché oggi abbiamo una nuova arma che si chiama vaccino.”