• 24 Novembre 2024
  • ECONOMIA

Possibile rincaro Iva: come cambierà la vita dei consumatori italiani

La crisi di governo non costringerà solamente gli italiani a tornare alle urne e prendere una decisione importante per il futuro politico del Paese, ma è molto probabile che costringerà i cittadini a dover metter mano al portafoglio a causa della possibilità di un aumento dell’Iva.

La caduta del governo, le future elezione e la formazione di un nuovo esecutivo fanno aumentare in maniera esponenziale la possibilità di attivazione delle clausole di salvaguardia, cioè l’aumento dell’Iva dal 22% al 25,2% (dal 10 al 13% per l’imposta ridotta). Tradotto in soldoni, secondo secondo una stima del Sole 24 Ore, ciò significhebbe un costo medio di 541 euro in più a famiglia.

Le risorse da trovare prima del termine dell’anno per scongiurare l’aumento dell’aliquota sono di circa 23,1 miliardi. Una cifra difficile da immaginare, ma sopratutto complicata da reperire in questi tempi di crisi politica. A pagare di più questa stangata saranno le coppie con due figli, con un costo extra annuo di 756 euro, e quelle con tre o più figli, che pagheranno 736 euro in più. I meno penalizzati saranno i single ultra 65enni: per loro si calcolano 285 euro extra all’anno.

possibile rincaro iva

Il Codacons fa i conti sui possibili aumenti prodotto per prodotto, e ricorda che le clausole prevedono anche gli incrementi delle accise sui carburanti con un gettito stimato dalla Legge di bilancio pari a 400 milioni di euro all’anno, con conseguenti effetti negativi sui listini dei beni trasportati su gomma.

I rincari dei listini in caso di ritocco dell’Iva toccheranno ogni aspetto della nostra vita – ha dichiarato il presidente Codacons Carlo Rienzi – Costerà di più svegliarsi e fare colazione al bar o in casa, ma anche lavarsi il viso e i denti, prendere la macchina per andare a lavoro, mangiare un tramezzino al bar, andare dal parrucchiere o portare un abito in tintoria, pagare le bollette o trascorrere una serata al cinema o in pizzeria“.

Il dettaglio di come potrebbero cambiare i prezzi di beni e servizi

BENI CON IVA DAL 22% AL 26,5%

  • Caffè (2 pz x 250 gr): DA 6,40 euro A 6,64 euro
  • Birra (0,66 cl): DA 1,55 euro A 1,61 euro
  • Dentifricio: DA 2,70 euro A 2,80 euro
  • Sapone liquido mani: DA 1,80 euro A 1,87 euro
  • Coca Cola(1,5 lt): DA 2,05 euro A 2,13 euro
  • Bagnoschiuma: DA 2,30 euro A 2,39 euro
  • Spazzolino da denti: DA 2,80 euro A 2,90 euro
  • Scarpe da ginnastica: DA 100 euro A 103,07 eur
  • Lavanderia pantalone: DA 4,00 euro A 4,15 euro
  • Parrucchiere (messa in piega): DA 16 euro A 16,06 euro
  • Parrucchiere (taglio donna): DA 20 euro A 20,07 euro
  • Jeans uomo (di marca): DA 126 euro A 130,07 euro
  • Auto media cilindrata: DA 16.775 euro A 17.394 euro
  • Auto Suv alta gamma: DA 61.000 euro A 63.250 euro
  • Tablet: DA 299 euro A 310 euro
  • Smartphone: DA 799 euro A 828 euro

BENI CON IVA DAL 10% AL 13%

  • Caffè al bar: DA 0,90 euro A 0,93 euro
  • Biscotti frollini (1 kg): DA 3,29 euro A 3,38 euro
  • Tramezzino: DA 2,30 euro A 2,37 euro
  • Pizza Margherita: DA 6,85 euro A 7,04 euro
  • Cappuccino: DA 1,20 euro A 1,23 euro
  • Yogurt (2 pz): DA 1,55 euro A 1,60 euro
  • Uova (conf. Da 6): DA 1,25 euro A 1,28 euro
  • Bolletta gas (2918): DA 1.096 euro A 1.126 euro
  • Bolletta luce (anno 2018): DA 552 euro A 567 euro
  • Biglietto cinema: DA 8,50 euro A 8,73 euro

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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