La popolazione mondiale è cresciuta di circa un miliardo negli ultimi 12 anni. La notizia arriva dall’Onu: secondo una stima ufficiale il numero di abitanti che popolano il pianeta Terra ha superato la fatidica quota degli 8 miliardi.
Una crescita che le alte sfere delle Nazioni Unite non hanno esitato a definire “un’importante pietra miliare nello sviluppo umano“, ma che nello stesso tempo rappresenta un campanello d’allarme per l’intera umanità. Tutte i governi, così come tutti gli esseri umani, sono chiamati ad un compito fondamentale: prendersi cura del pianeta in cui vivono per garantirne un futuro florido.
Mentre ci vorranno circa 15 anni, intorno al 2037, per raggiungere i 9 miliardi di abitanti. Questo dato che fa capire come la crescita complessiva stia rallentando e portare con sé degli effetti positivi: nella seconda metà del XXI secolo potrebbe contribuire a mitigare l’ulteriore accumulo di danni ambientali.
Per l’Onu questa crescita “senza precedenti” riserverà delle sfide importanti in particolar modo ai Paesi considerati più poveri. Non è infatti un caso che secondo gli esperti i Paesi nei quali si avrà la più esponenziale crescita demografica da qui al 2050 sono tra quelli con la più alta percentuale di povertà al mondo.
Nello specifico le otto Nazioni interessate da questa crescita globale entro 28 anni saranno l’India, che tra qualche giorno supererà la Cina diventando il Paese più popoloso il assoluto, seguita da Congo, Egitto, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania.
Secondo gli esperti la crescita esponenziale della popolazione mondiale di questi ultimi anni è dovuta in gran parte al graduale aumento della durata della vita umana. Tra i fattori che maggiormente hanno contribuito a questo fenomeno vanno sottolineati i grandi miglioramenti nella salute pubblica, nell’alimentazione, nell’igiene personale e nella medicina.
Una menzione a parte meritano anche gli elevati e persistenti livelli di fertilità presenti in alcuni Paesi. E da un punto di vista statistico emerge un dato interessante: gli Stati con i più alti livelli di fertilità tendono a essere quelli con il reddito pro capite più basso. Motivo per cui l’Onu sottolinea come negli anni la crescita della popolazione mondiale si sia concentrata sempre di più tra i Paesi più poveri del mondo.