GENOVA. 14 agosto 2018. Ore 11.36. Un boato scuote il cuore di Genova. Il ponte Morandi si è spezzato portandosi via 43 vite. La città ha reagito, si è adeguata alle nuove criticità, ha sopportato i disagi. Oggi, un anno dopo, la città si ferma nel ricordo delle vittime e di una tragedia che ha commosso il mondo intero. “Stringiamoci insieme, sentiamoci comunità“, è l’appello del sindaco Marco Bucci, affinché sia un momento di condivisione, cordoglio, solidarietà e vicinanza in onore dei morti e di tutti coloro che per quella tragedia hanno e stanno soffrendo. A prendere parte alla cerimonia di oggi (14 agosto), il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, rappresentanti del Governo – dai vicepremier Salvini e Di Maio, ai ministri Toninelli e Trenta – numerose autorità civili e militari.
L’Arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, officerà nel capannone della nuova Pila 9 del viadotto Polcevera una messa in suffragio e – dopo gli interventi istituzionali del sindaco Bucci, del presidente della Regione Giovanni Toti, dei rappresentanti dei familiari delle vittime e del premier Conte – la città di Genova si fermerà per un minuto di raccoglimento alle 11.36, nel momento esatto del crollo.
Il suono delle campane delle chiese cittadine e il fischio delle sirene delle navi attraccate nel porto renderanno il momento ancora più toccante. La cerimonia civile e religiosa verrà trasmessa in diretta dalla Rai. Per i genovesi che prenderanno parte alla cerimonia verranno posizionati due maxi schermi sul lato nord e sul lato sud di via 30 Giugno, grazie ai quali sarà possibile seguire la messa e gli interventi delle autorità. Qui ci sarà anche un ambulatorio mobile con medico, infermiere e psichiatra, mentre in tutta la zona saranno in servizio 10 ambulanze e 10 team di soccorritori a piedi.
Nadia Possetti, coordinatrice del Comitato dei familiari delle vittime di ponte Morandi fa sapere attraverso i social: “Domani (oggi, ndr) abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso per il fatto che Autostrade continui ad avere le concessioni sulla gestione della rete”. Intanto il comitato ha posto uno striscione con la scritta “14 agosto 2018 – 14 agosto 2019, per non dimenticare” e 43 rose bianche, sul “ponte delle ratelle”, la passerella pedonale vicina al luogo dove si svolgerà l’evento a ricordo.
Gli sfollati del ponte Morandi, invece, hanno deciso portare avanti il loro rito collettivo, come fanno da 11 mesi: corteo verso il Polcevera, lancio di 43 rose bianche nel torrente e 43 rintocchi di campana tibetana. A Genova arriva anche il pensiero di Papa Francesco che dalle colonne del Secolo XIX e della Stampa dice “Il mio cuore è accanto ai genovesi” e aggiunge che di fronte a eventi di questo genere, il dolore per le perdite subite “è lancinante e non facile da lenire, come pure è comprensibile il sentimento di non rassegnazione di fronte a un disastro che poteva essere evitato”.