La borsa progettata da una studentessa del Master in Bag Design di Polimoda e vincitrice del concorso Think Bag servirà a sostenere l’Ospedale Pediatrico Meyer.
La storia di questa collaborazione inizia lo scorso febbraio quando ai giovani talenti Polimoda è stata offerta la possibilità di creare una borsa, pochette o zaino grazie al progetto promosso dalla rivista Leather & Luxury in collaborazione con la pelletteria fiorentina Loipell.
I partecipanti di Think Bag hanno preso parte a una serie di workshop finalizzati alla progettazione del loro design e a selezionare i migliori materiali in termini di design innovativo e funzionalità. Accompagnati da un team di esperti, hanno realizzato i loro prototipi nei laboratori del Polimoda Design Lab. Grazie ai materiali forniti dalle aziende partner di Leather & Luxury e alla collaborazione con Loipell, lo scorso 27 maggio,
Una giuria prestigiosa di esperti del settore ha scelto il lavoro di Natalia Lilian, giovane alunna tedesca del Master in Bag Design, che con la sua borsa “Lilia” ha convinto sia la giuria tecnica che il sondaggio
online promosso sui canali social di Leather & Luxury.
La borsa di Natalia, in morbida nappa cosmo color crema e interamente Made in Italy, è stata presentata a Lineapelle e poi prodotta da Loipell in soli 20 esemplari messi ora in vendita sia sui canali online.
Il ricavato della vendita andrà interamente alla Fondazione Meyer dell’Ospedale Pediatrico di Firenze, eccellenza italiana per la cura e la salute dell’infanzia e punto di riferimento per la pediatria nazionale per ricerca, curre innovative e accoglienza del bambino.
“Parlare di sostenibilità oggi implica per una realtà come Polimoda, da 35 anni impegnata su temi sociali ed etici, investire sull’aspetto umano” – ha dichiarato Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda. “Siamo da sempre particolarmente attenti alla diversità e all’inclusività e ci piace mostrare un lato meno noto del fashion, la collaborazione. Think Bag ci ha offerto interessanti spunti di riflessione, facendoci capire che la moda può essere sostenibile, socialmente responsabile ed avere allo stesso tempo un alto contenuto estetico”.