Alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan, che dopo oltre tre mesi di stop sancisce la tanto attesa ripresa del calcio giocato in Italia, tocca all’allenatore rossonero Stefano Pioli partecipare alla consueta conferenza stampa pre-partita per presentare l’importante sfida di domani.
Il tecnico parmigiano è reduce, come del resto tutta la squadra, dall’acceso confronto di ieri, avvenuto in quel di Milanello, con l’amministratore delegato Ivan Gazidis, nel quale l’attaccante Zlatan Ibrahimovic ha avuto l’occasione di esporre animatamente i propri dubbi sulla bontà del progetto, o meglio ha tuonato che non esiste un vero e proprio progetto, e ha accusato il dirigente sudafricano di assenteismo. Pioli, da buon normalizzatore (non a caso soprannominato il “Normal One”) ha cercato di gettare acqua sul fuoco asserendo che il confronto con Gazidis è servito in quanto “c’è stato un confronto chiaro e diretto. Quando ci si parla è sempre la cosa migliore da fare, anche se si hanno opinioni diverse“.
Non si sa se Pioli abbia voluto ingraziarsi l’ad, soprattutto in vista di un sempre più probabile approdo di Ralf Ragnick, fatto sta che un po’ in tutte le ultime esperienze in panchina (Lazio, Inter e Fiorentina) il 54enne è sempre stato abituato a vivere in bilico, motivo per il quale non è preoccupato da un’eventuale addio a fine stagione: “Difficilmente nel mio passato nelle mie esperienze precedenti a 14 partite dalla fine sapevo quale fosse il mio futuro professionale. Io ho solo un obiettivo in testa: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione perché abbiamo ancora degli obiettivi importanti“.
Ma la sfida tra le due nobili del calcio italiano, la Juventus da tanti anni ormai sulla cresta dell’onda mentre il Milan si può considerare una “nobile decaduta”, possiede da sempre la capacità di creare stimoli speciali nei giocatori, al punto che l’allenatore rossonero pensa di potersela giocare alla pari: “Domani partiamo alla pari, abbiamo uno svantaggio di risultato (1-1 a San Siro) , ma abbiamo le qualità per giocarcela. L’abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi questa volta a trovarla.“
L’importante è non ripetere gli errori del passato, come quelli visti nell’ultimo match dei rossoneri contro il Genoa: “Da quell’esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo“.
Considerando che nella semifinale mancheranno tre calciatori fondamentali come Ibrahimovic, Hernandez e Castillejo, per l’allenatore ciò che potrebbe fare la differenza in questo finale di stagione saranno le motivazioni del gruppo: in primis legate alla ripresa del gioco “dobbiamo farlo con passione per cercare di dare divertimento e svago ai tifosi di calcio che ci seguiranno da casa“, e poi perché la qualificazione in Europa rimane il principale obiettivo della stagione: “Noi abbiamo in testa il nostro obiettivo, di portare il Milan in Europa e abbiamo due strade da percorrere, il campionato e la Coppa Italia. Adesso il calendario ci dice che la prima competizione è la Coppa Italia e dobbiamo essere concentrati su questa e lo siamo. Dico sempre ai giocatori che non conta il nome che portiamo sulle spalle, ma il distintivo che abbiamo sul petto”.
Altro fattore importante sarà la gestione dei giocatori e i metodi di allenamento da ricalibrare a misura di calendario fitto di impegni da disputarsi con un clima prevalentemente estivo: “Andremo incontro a temperature alte e quindi ci sarà da stare molto attenti e curare tutti i dettagli, tutti i particolari, soprattutto il recupero, l’alimentazione perché saremo impegnati tanto. Per evitare più rischi dovremo lavorare con molta attenzione.”
Infine Pioli ha parlato di due giocatori che sarebbero nel mirino di diversi club europei: Lucas Paquetà e Ismaël Bennacer. Due calciatori che in questa stagione hanno avuto destato due impressioni diametralmente opposte negli occhi del pubblico: il brasiliano è sembrato quasi sempre avulso dal contesto rossonero e in perenne decrescita, mentre il franco algerino, nonostante le numerose ammonizioni, è sembrato sempre più padrone del centrocampo e in costante crescita.
Su Paquetà il tecnico è fiducioso ed ha affermato che “è uno di quelli che si è presentato bene e sta bene“, probabilmente beneficiando della pausa e della recente paternità. Anche su Bennacer ha speso parole d’elogio: “Ismaël ha fatto vedere ottime cose, sta facendo un campionato di qualità, ma credo che può migliorare ancora tanto. È un ragazzo generoso e un grande lavoratore, la sua crescita sarà costante con questo atteggiamento“.
Se il Milan dovesse riuscire a trionfare nei 90 minuti regolamentari, dopo i quali in caso di pareggio si andrebbe direttamente ai rigori, si tratterebbe di un’impresa epica poiché i rossoneri non hanno mai vinto allo Juventus Stadium e non hanno la meglio sulla Juventus in Coppa Italia dal lontano 1985: su 13 sfide totali, sono stati otto i successi bianconeri e cinque pareggi. Mentre l’ultima vittoria in casa della “Vecchia Signora” risale alla stagione 2010/11 di Serie A grazie ad un gol di Gennaro Gattuso allo stadio Olimpico di Torino.
Riuscirà la compagine di Pioli a sfatare il tabù dell’Allianz Stadium e dei 35 anni senza vittorie contro la squadra più titolata d’Italia? Lo scopriremo solo domani sera.
Carlo Saccomando