• 17 Novembre 2024
  • SCUOLA

Piccoli imprenditori crescono, un progetto pilota nelle scuole elementari

TORINO. L’idea è venuta al Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industiale di Torino. Ed è sicuramente originale e mai sviluppata prima nel nostro Paese. Di cosa di tratta? di un progetto di formazione rivolto agli studenti delle scuole elementari. Il progetto pilota, battezzato Impresa… Elementare!, è ideato e organizzato per la prima volta in Italia dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con il patrocinio del Comune di Torino e con il supporto tecnico di cinque aziende partner, CoderDojoUpTo, Ferrino, I.E.F. Leonardo, Quercetti e Reynaldi. La finalità è ovviamente quella di accrescere nei bambini delle scuole elementari, attraverso attività ludiche e di ragionamento, alcuni concetti basilari e capacità imprenditoriali che si riveleranno utili e necessari nella loro vita, in particolare quella professionale.

Il programma prevede 24 lezioni, denominate “game”, che si terranno durante l’anno scolastico 2019-2020. Il 1° game è iniziato ieri con gli alunni della scuola elementare Italo Calvino di via Zumaglia 41 – Istituto Comprensivo Duca d’Aosta di Torino, città test d’Italia. Alla chiusura del progetto pilota, se l’esito nel suo complesso sarà positivo, verrà lanciata una call per l’adesione negli anni a venire di altri plessi scolastici.

Il presidente Alberto Lazzaro

Con questo progetto, che prende a modello alcuni Paesi del nord Europa e città come Londra e Stoccolma – spiega Alberto  Lazzaro, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino –, intendiamo sperimentare se sia possibile sviluppare già nei bambini delle elementari attitudini e competenze come il ‘problem solving’, la negoziazione, la creatività, il pensiero laterale, lo spirito d’iniziativa e la capacità decisionale, l’intelligenza emotiva, la collaborazione e il lavoro in team, oltre ad altre soft skills che nel moderno mondo del lavoro segnano la vera differenza tra un individuo e l’altro. Il tutto attraverso attività ludiche da svolgere in classe volte a stimolare la loro creatività e a far germogliare attitudini alla gestione finanziaria di base, come per esempio comprendere il denaro, il suo uso e funzionamento, o ancora l’insegnamento di tematiche di educazione civica”.

Il progetto pilota si sviluppa attraverso tre tipologie di azioni:

Sviluppo di competenze “soft”, con attività condotte da membri del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino insieme con altri partner che sottoporranno ai bambini sfide, giochi e workshop atti a sviluppare alcune soft skills, come: creatività (con la creazione di un nuovo gioco da giochi esistenti), negoziazione, gestione delle risorse ambientali, gestione degli spazi (per esempio: ipotesi di rinnovo dei locali con i colori), lavoro in team (puzzle collaborativo), coding tecnologico (creazione di programmi informatici e basi di robotica).

Sviluppo di una maggiore sensibilità ai temi ambientali, con attivitàspecifiche volte a responsabilizzare i piccoli attori in questo delicato ambito, per modificare le cattive abitudini e diminuire di conseguenza lo spreco di tutte le risorse preziose che ci offre il pianeta e che non sono riproducibili. Alcuni esempi di buone pratiche in tal senso sono l’installazione di erogatori fissi nei bagni, la fornitura di saponi biologici per l’intera scuola, la consegna a ciascun bambino di una borraccia in alluminio (materiale riciclabile al 100%) da utilizzare al posto di bicchieri o contenitori di plastica monouso.

Miglioramento e riqualificazione di alcuni specifici ambiti di edilizia scolastica, con attività volte alla creazione di spazi ad-hoc per i bambini in cui poter fruire e vivere meglio le proprie esperienze scolastiche. Un esempio può essere la tinteggiatura di una scala esterna o di un locale dell’istituto.

Ognuna di queste attività vuole rappresentare proprio ciò che un buon imprenditore fa quotidianamente nella propria azienda, puntando al perfezionamento continuo delle sue competenze e di quelle dei suoi collaboratori e al miglioramento degli ambienti interni condivisi dai dipendenti.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati