• 22 Novembre 2024
  • SPETTACOLI

Perché “LOL: chi ride è fuori” è il programma rivelazione dell’anno?

Sono migliaia i commenti che negli ultimi giorni stanno imperversando sui social network, senza considerare centinaia di articoli e recensioni, riguardanti il programma televisivo che ha tutte le carte in regola per essere proclamato rivelazione dell’anno: si tratta di “LOL: chi ride è fuori“, il comedy show in onda su Amazon Original nel quale si sfidano a suon di battute dieci tra i più famosi comici italiani.

Il programma prodotto da Endemol Shine ha fatto il suo esordio ufficiale il 1° aprile, guarda caso nella giornata per eccellenza dedicata agli scherzi, con quattro puntate della durata di 30 minuti. Le ultime due andranno in onda l’8 aprile e sanciranno il vincitore, al quale verrà assegnato un premio da 100mila euro che verrà devoluto in beneficenza.

Il programma è ispirato alla programma giapponese “Hitoshi Matsumoto Presents Documental”, prodotto e ideato da Hitoshi Matsumoto, comico e conduttore televisivo tra i più popolari del Giappone.

Le regole del programma

In pratica dieci comici di diversa estrazione, età e genere vengono chiusi per sei ore consecutive nella stessa stanza che è in sostanza un grande palcoscenico. Come suggerisce il titolo del programma lo scopo principale è quello di non ridere, ma nello stesso tempo indurre i propri colleghi a ridere delle proprie gag e battute.

È richiesto ai concorrenti di partecipare attivamente alla ‘vita sociale’ del gruppo perché, se i giudici si accorgono che uno dei partecipanti sta utilizzando la strategia dell’estraneazione per evitare di ridere, il rischio è quello di venire sanzionati se non addirittura espulsi dal gioco.

Alla prima risata o sorriso palese il concorrente colto in flagrante verrà sanzionato con un’ammonizione, mentre alla seconda risata verrà escluso definitivamente dal gioco. Così come avviene nei campi di calcio nel primo caso il giudice sventolerà in faccia al comico il cartellino giallo, nel secondo caso il cartellino rosso.

A tutti i concorrenti è stato permesso di portare al proprio seguito un trolley o una borsa nel quale sono nascosti alcuni costumi o oggetti di scena che li aiuteranno a creare le proprie scenette divertenti. I comici depositeranno i propri bagagli all’interno di un camerino nel quale sarà possibile accedere in qualsiasi momento. Gli stessi camerini conterranno altri complementi di scena che la produzione metterà a disposizione quando i giudici lo riterranno opportuno per ravvivare o complicare il gioco.

LOL: chi ride è fuori

Giudici e concorrenti

A fare gli onori di casa nelle vesti di giudice e presentatore c’è Fedez, coadiuvato dalla presenza dall’istrionica Mara Maionchi. I due arbitri della casa si trovano in quella che potremmo considerare la stanza dei bottoni: una control room in cui sono presenti dieci schermi dai quali poter monitorare i concorrenti.

Davanti a loro, seduti su due comodissime poltrone, un’enorme console piena di tasti e leve che servono per interagire con i partecipanti al comedy show. Anche se alcuni dei tasti azionati dalla Maionchi, unica persona a conoscere questo dettaglio, avranno una funzione ben diversa rispetto agli altri. Una volta espulsi i concorrenti raggiungeranno i giudici nella cabina di regia e potranno assistere da spettatori al gioco.

I comici a sfidarsi in un duello all’ultima risata sono Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna.

Il gruppo è abbastanza eterogeneo formato da un piccolo gruppo di noti artisti dall’esperienza consolidata come l’ex leader degli Elio e le Storie Tese, l’erede della nobile casata comica dei Guzzanti (sorella di Sabina e Corrado, figlia del giornalista Paolo) e il comico, cantante, musicista, fumettista, umorista, conduttore radiofonico e televisivo, e probabilmente molto altro ancora, Pasquale Petrolio alias Lillo.

Un altro gruppetto è formato dal trio si comici, presentatori e attori formato da Pintus, Katia Follesa e Frank Matano: la popolarità dei primi due è esplosa grazie alla partecipazione a programmi del calibro di Zelig e Colorado, mentre il collega più giovane ha utilizzato YouTube come rampa di lancio per affermarsi come attore comico tra i più seguiti della sua generazione.

Il duo dei The Jackal rappresenta invece la nuova scuola della comicità e deve la propria notorietà grazie ad una serie di sketch comici pubblicati a partire dal 2006 su YouTube e diventati in breve tempo virali.

Ultimi in ordine cronologico, ma non ultimi in quanto a comicità, e probabilmente meno noti al pubblico Luca Ravenna, comico e autore televisivo milanese, e Michela Giraud, attrice e cabarettista romana. Entrambi in curriculum vantano diverse esperienze su Comedy Central e a ‘Quelli che il calcio‘, anche se nella trasmissione Rai il primo ha ricoperto il ruolo di autore mentre la seconda faceva parte della redazione.

L’unica anticipazione delle prime quattro puntate che possiamo fare, senza però spoilerare nulla, è che sono stati eliminati 3 comici: in gara ne rimangono ancora 7, di cui 5 ammoniti e 2 senza alcuna sanzione disciplinare.

Una ventata d’aria fresca in un momento complicato della storia

La mia opinione personale è che il programma prodotto da Amazon sia una vera e propria ventata vitalità e freschezza in un momento storico complicato per l’Italia e il mondo intero come quello attuale. A più di un anno dallo scoppio della pandemia le notizie legate al Covid hanno monopolizzato l’attenzione di cittadini e media.

Avere la possibilità di assistere a tre ore di show, suddivise in sei puntate, all’insegna del puro e semplice divertimento rappresenta un momento di svago che un gran numero di italiani desidera da tempo immemore. Certo in molti, non ultimo il giornalista e critico televisivo Aldo Grasso, hanno affermato di non aver capito la comicità proposta dagli artisti presenti dal cast, anzi addirittura hanno dichiarato di non aver riso a nessuna battuta.

A prescindere dai gusti personali devo ammettere che anche io in più di un occasione non ho riso alle gag dei concorrenti. Questo perché data la mia esperienza personale nel campo teatrale ho provato ad immedesimarmi negli attori e come loro ho provato a partecipare al gioco, anche se comodamente seduto sul divano di casa. Nonostante non abbia riso sguaiatamente per scelta sfida personale sono molte le scene che mi hanno strappato un sorriso e mi sono rimaste impresse nella testa: dalla vecchia col fischio al supereroe Posaman, dall’imitazione dello chef Antonino Cannavacciuolo al mignottone pazzo, dalla Gioconda che balla il tip tap al balletto con felpa, molto in voga negli anni Novanta, sulle note del brano dance ‘Ride It‘ di Regard. Queste solo per citarne alcune e sottolineo che mi sarebbe piaciuto avere la creatività di questi artisti per dar vita a queste performance.

Personalmente dopo averlo visto mi ha lasciato delle sensazioni simili a quelle della prima edizione di ‘Buona la prima‘, il programma tv improvvisato con protagonisti Ale e Franz e che vantava la presenza (guarda caso) di Katia Follesa.

In sostanza l’esperimento di ‘Lol: chi ride è fuori‘ è riuscito, anzi in molti sui social sono d’accordo sull’affermare che sei puntate sono decisamente troppo poche e non sarebbe stato male averne qualcuna in più. Probabilmente è stato meglio così, perché ho il presentimento che questa scelta potrebbe essere uno tra gli ingredienti principali che ne decreterà il successo e permetterà la produzione di ulteriori stagioni.

Se una risata ci seppellirà, come recitava un noto slogan adottato dal movimento del ’77 italiano, o salverà il mondo, come affermava Charlie Chaplin, dipende solo dalla prospettiva con cui guardiamo la realtà. Io preferisco la seconda affermazione, voi cosa ne pensate? Qual è il vostro giudizio sullo show? Qual è il vostro comico preferito e soprattutto chi vincerà il programma?

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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