ROMA. Nonostante le rassicurazioni del Governo, con il premier Giuseppe Conte che ha annunciato la convocazione di un tavolo di filiera per il 21 febbraio, proseguono in tutta la Sardegna le manifestazioni dei pastori contro il crollo del prezzo del latte. Oggi la protesta si è spostata nel Sarrabus, nella parte sud orientale dell’Isola, sulla Statale 125 “Orientale sarda” al bivio tra Muravera San Vito e Villaputzu.
Un centinaio di pastori si sono ritrovati in presidio con i sindaci di Muravera, Marco Falchi, di Castiadas, Eugenio Murgioni, di Villaputzu, Sandro Porcu, di San Vito, Marco Antonio Siddi e di Villasimius, Gianluca Dessì. Si estende la protesta dalle campagne alla Capitale dove in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, sono arrivati gli agricoltori colpiti dalle pesanti calamità con il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di oliva ed i pastori messi in ginocchio dalle speculazioni sulle quotazioni del latte. “Lavoro per una soluzione entro 48 ore per restituire dignità e lavoro ai sardi”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini dopo l’incontro con una delegazione di pastori a Roma.
Il ministro ha convocato un nuovo tavolo al Viminale per giovedì alle 15 al quale parteciperanno associazioni di categoria, governo e produttori, mentre domenica 17 sarà in Sardegna in vista delle regionali. Interventi di sostegno ai pastori per le perdite economiche, legate alla mancata produzione e ai bassi prezzi, e la sospensione delle attività del Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop, finalizzata all’approvazione di un nuovo piano di produzione. Sono gli impegni presi dal vicepremier con la delegazione dei pastori della Coldiretti guidati dal presidente Ettore Prandini nell’incontro al Viminale al quale ha partecipato anche il sottosegretario all’Agricoltura Franco Manzato. Il pacchetto di iniziative, sottolinea il Viminale, servirà “anche a rasserenare il clima sull’isola”.