Oggi è il Lunedì dell’Angelo giornata che viene comunemente detta Pasquetta. Nel calendario liturgico cattolico è il lunedì dell’Ottava di Pasqua, una festività che “prolunga” quella di Pasqua. Ma perché Lunedì dell’Angelo? Ce lo spiegano i Vangeli che narrano dell’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro di Gesù.
Il Nuovo Testamento racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, assieme a Salomè andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli oli aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un angelo che disse: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Matteo 28,5-6). E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”, ed esse si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri.
Per motivi incomprensibili la tradizione ha spostato questi fatti dalla mattina di Pasqua al giorno successivo. Forse perché i Vangeli indicano “il giorno dopo la Pasqua“, ma evidentemente quella a cui si allude è la Pasqua ebraica, che cadeva di sabato. Non è mai esistito un “lunedì” in cui l’angelo è apparso alle donne, come tutti sappiamo questo è successo la mattina di Pasqua.
L’espressione “lunedì dell’Angelo”, diffusa in Italia, è tradizionale e non appartiene al calendario liturgico della Chiesa cattolica, il quale lo indica come lunedì dell’Ottava di Pasqua, alla stessa stregua degli altri giorni dell’ottava (martedì, mercoledì ecc.). Non è giorno di precetto per i cattolici, fatta eccezione per la Germania e altri paesi germanofoni. Il lunedì di Pasqua è stato introdotto dallo Stato italiano come festività civile nel dopoguerra ed è festivo in diversi Paesi.
Alessio Yandusheff Rumiantseff