E non potrebbe essere altrimenti ci viene da dire, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi insorge ed è sul piede di guerra alla notizia che l’Italia sarà zona rossa a Pasqua e dopo, dunque saranno impediti tutti gli spostamenti tra regioni, ma sarà possibile viaggiare all’estero.
Ennesima beffa nei confronti del settore turismo, paradosso all’italiana? Insomma quel che è certo è che dato il contesto pandemico da un lato e gli effetti disastrosi a livello economico dall’altro una notizia come questa non poteva che sollevare malumori e dibattito social, sia tra i politici quanto tra i cittadini.
Così Bocca: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia.”
E ancora: “Da un lato chiudiamo gli italiani in casa, ma poi li facciamo andare in tutto il mondo: così si ammazza il turismo italiano. Sembra che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra”
Il paradosso risiederebbe nell’ultimo DPCM emanato lo scorso 13 marzo, ossia il decreto Pasqua, che se vieta e di molto i movimenti in ambito nazionale, pare invece consentirli verso l’estero. Unica richiesta munirsi di un certificato di tampone negativo prima di rientrare in Italia che sia stato effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano.
Dove si può viaggiare? Oltre i confini italiani per motivi di turismo e pertanto ci si può spostare anche in zona arancione o rossa per raggiungere l’aeroporto e prendere il volo che porterà il turista a spostarsi dove più gradisce verso i cosiddetti paesi del Gruppo C, tra questi vi rientrano: “Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le Isole Fær Øer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna , Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco”
Per Bocca esiste almeno un modo per sbloccare il turismo in Italia alla luce del fatto che, precisa, se : “Le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche” , ecco perché servono da subito provvedimenti ad hoc, il comparto turismo è al collasso. Lo blocchiamo in Italia e lo concediamo all’estero?
Salvini, leader del Carroccio, attraverso un post Facebook scrive: “Possibilità di andare in vacanza all’estero e non in Italia? Evidentemente assurdo. La richiesta di tutti i governatori della Lega è che dopo Pasqua, laddove la situazione sia sotto controllo, si possa riaprire. Tenere tutto chiuso e fermo per tutto aprile indipendentemente dai dati sanitari e dalla considerazione della situazione dei singoli territori è impensabile”
Parere analogo quello della Meloni, Fratelli D’Italia, che sempre sui social asserisce: “Mentre Nazioni come Grecia e Spagna si organizzano da mesi per far ripartire il turismo in sicurezza, in Italia il Governo continua a navigare a vista e impedisce agli operatori di avere prospettive e programmare la stagione estiva. Con paradossi clamorosi denunciati da Federalberghi e che finiscono per avvantaggiare i nostri competitori: per Pasqua è vietato spostarti tra regioni in Italia, ma puoi andare in vacanza all’estero. Non mi posso muovere fuori dal mio Comune ma posso volare alle Canarie. È inaccettabile. Fratelli d’Italia chiede al Governo Draghi di segnare una netta discontinuità con Conte: basta con i lockdown, le chiusure generalizzate e misure contrarie al buonsenso. Chiediamo al Governo di lavorare da subito per programmare la stagione estiva e far sapere a italiani e stranieri come prenotare in sicurezza le vacanze. Le proposte di FdI, a partire dal certificato verde digitale, sono a disposizione.”
Le associazioni di categoria e i lavoratori dei comparti viaggi e vacanze sono ‘neri’ e delusi dall’ennesimo colpo di grazia inferto alla categoria, permettere per Pasqua i viaggi all’estero anche in zona rossa, mentre in Italia non è possibile nemmeno spostarsi nel comune affianco è ridicolo, ma soprattutto danneggia profondamente, dicono all’unisono, un settore già al collasso da troppi mesi ed avvantaggia l’economia all’estero, permettendo una riapertura, ai danni dell’Italia stessa.