Alla risoluzione del Parlamento europeo rispondono subito Draghi e Rutte a Roma
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede un embargo alle importazioni di gas dalla Russia. Il testo è passato a larga maggioranza, 513 voti a favore, 22 contrati e 19 astensioni.
Il voto è arrivato proprio mentre a palazzo Chigi si stavano confrontando Mario Draghi e Mark Rutte. Sullo stop alle importazioni di gas russo, il premier olandese nelle dichiarazioni alla stampa è stato chiaro: “Vorremmo fermarci subito, ma al momento non è possibile“. Più cauto il presidente del Consiglio Mario Draghi: “Dobbiamo avere in mente che lo stop al gas può essere una prospettiva, soprattutto se la guerra continua con le atrocità che abbiamo visto“. E poco prima: “Siamo pronti a ulteriori passi anche sull’energia insieme ai nostri partner europei“.
Nel corso del faccia a faccia, si è parlato anche del tetto al prezzo del gas. E su questo non c’è accordo. L’Italia spinge, mentre i Paesi Bassi restano contrari. “Mark Rutte si è impegnato ad analizzare la questione, e questo è già un passo avanti“, ha rivelato Draghi. Per il quale comunque “c’è bisogno di soluzioni strutturali che limitino il prezzo dell’energia per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la capacità produttiva delle imprese“.
Anche perché, ha proseguito il premier, “I costi della guerra si aggiungono agli investimenti per transizione ecologica, digitale, difesa comune. Spese insostenibili per qualsiasi bilancio nazionale“. Draghi ha poi confermato: “Chiediamo alla Russia di interrompere le ostilità. Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate di questi giorni e chiediamo che si faccia piena luce sui crimini di guerra. Mosca dovrà rendere conto di quanto accaduto“.
Il presidente del Consiglio, sollecitato da una domanda, ha anche risposto alle nuove accuse di Mosca all’Italia. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha infatti definito “indecente” la posizione di Roma sulle sanzioni contro la Russia. Il riferimento è ancora alle difficoltà in cui si trovò l’Italia durante la crisi del covid. “Quando l’Italia è stata emarginata in Europa in piena pandemia, Russia e Cina sono state le prime a venirle in soccorso“. Secca la replica di Draghi: “Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo in questi giorni“.
L’unica sicurezza è che tutte queste sanzioni non serviranno allo scopo e si ritorceranno contro di noi.