Grandi attimi di terrore questa mattina a Parigi in boulevard Richard Lenoir, nell’undicesimo arrondissement, a due passi dov’era situata l’ex redazione del periodico Charlie Hebdo, dove quattro persone sono state accoltellate, di cui due in maniera grave. La polizia ha fermato due sospetti vicino alla Bastiglia. I sospettati sono attualmente in stato di fermo ed è stata aperta un’inchiesta per tentato omicidio a scopo terroristico. Uno dei due fermati sarebbe di origine indo-pachistana.
Secondo le prime testimonianze i due attentatori si sarebbero avventati sui passanti armati di coltello e di un machete. L’intera zona attorno alla Rue Nicolas Appert è stata isolata: blindati scuole e uffici pubblici. Sul luogo dell’attentato è stato avvistato anche un pacco sospetto, subito analizzato dagli artificieri. Gli abitanti della zona sono invitati a non uscire di casa. Il presidente francese Macron sta seguendo gli sviluppi della vicenda ed è stata attivata l’unità di crisi. La procura nazionale antiterrorismo ha aperto un’inchiesta per “tentato omicidio in relazione” con un attentato “terroristico”.
Tra i feriti risultano esserci una donna e due dipendenti, di cui uno ferito gravemente, dell’agenzia di stampa Premiére Ligne, che è rimasta nell’edificio in cui sorgeva la redazione di Charlie Hebdo. La notizia è stata diffusa da Paul Moreira, giornalista della stessa agenzia intervistata al telefono da BFM-TV.
Va sottolineato che nonostante i giornalisti di Première ligne non siano stati in alcun modo minacciati prima di questo attentato all’arma bianca furono i primi a diffondere, dopo l’attentato a Charlie Hebdo, le immagini dei due killer, i fratelli Kouachi, in fuga dopo la strage.
Un testimone ha raccontato ai media francesi di aver sentito delle grida e di aver visto «una giovane donna con una ferita alla testa e sangue sul viso, era nel panico. Veniva dal palazzo della vecchia sede di Charlie Hebdo».