Sono trascorsi otto anni e mezzo dal tragico incidente capitato in diretta televisiva nel programma televisivo “Wetten, dass ..?“, versione tedesca dello show che in Italia conosciamo come “Scommettiamo che…?“, a Samuel Koch , ex stuntman che all’epoca aveva 22 anni. La trasmissione vantava la presenza, alla conduzione di Michelle Hunziker. Il giovane aveva tentato l’impresa di saltare cinque auto, una alla volta, con l’ausilio di trampoli a molla. Al quarto tentativo, dopo aver saltato due vetture e una prova andata nulla, Samuel cadde rovinosamente a terra di faccia. Il colpo gli provocò fratture multiple alla colonna vertebrale, che ne causarono la paralisi e lo costrinsero a rimanere su una sedia a rotelle.
Oggi sul quotidiano tedesco “Bild” è stato pubblicato un’articolo nel quale si vede il 31enne tedesco tornare a camminare. L’impresa è stata possibile grazie alla grande forza di volontà dell’uomo, che si è allenato tutti giorni per otto ore al giorno, e all’ausilio di un macchinario speciale inventato in Norvegia. L’attrezzo si chiama Innowalk, molto simile alla macchina ellittica che potete trovare in qualsiasi palestra, gli ha permesso di assumere una posizione eretta grazie all’ausilio di un sostegno per schiena e busto. Inoltre con il supporto del fratello fisioterapista ha avuto modo di essere costantemente seguito e incoraggiato.
” La cosa più importante o l’unica cosa che mi dà potere duraturo, che mi spinge, mi motiva, mi tiene in piedi … deve essere esattamente un qualcosa che vada oltre le mie possibilità. Come forza trainante, ho bisogno di qualcosa di più grande e più importante di me. Ciò include anche occuparsi di una parola molto alla moda “resilienza“. Resilienza che dal punto di vista psicologico può aiutare a superare le crisi .”
Inoltre la Bild ha evidenziato che il padre di Samuel poco dopo l’incidente abbia provato ad infondere un sano ottimismo, anche se da alcuni è stato considerato troppo audace. Aveva affermato: “So che Samuel sarà di nuovo felice“. Analizzando oggi quella dichiarazione il 31enne ha dichiarato: “Di certo mio padre non voleva diffondere un ottimismo piatto e superficiale. In primo luogo, non è affatto il tipo e secondo, è stato doppiamente influenzato dalla situazione perché non solo ha affrontato impotente la mia sofferenza, ma è stato anche coinvolto nell’incidente. Non era decisamente dell’umore adatto per incoraggiamenti poco profondi. Quindi perché ha avuto l’audacia di dire una cosa del genere? Perché probabilmente si tratta di ciò che mi fa andare avanti oggi e che mi permette di guardare in maniera positiva al futuro: la speranza.“
Koch ha realizzato un grande miracolo, trasformando l’impossibile in possibile per se stesso e creando sopratutto una speranza per altre persone che come lui sono paralizzate. È riuscito a crearsi una seconda vita come attore di teatro e cinema e come autore di libri di successo, fra i quali uno dal titolo “Due vite“. L’ultima fatica letteraria di intitola “Steh auf mensch“, che tradotto significa “Alzati uomo“. Attualmente è impegnato in uno spettacolo teatrale a Mannheim.
Carlo Saccomando