È morto all’età di 95 anni il Papa Emerito Benedetto XVI. Il decesso è avvenuto questa mattina, ultimo giorno del 2022, alle 9,34 e l’annuncio, dato poco dopo dal suo entourage, in pochi minuti ha fatto il giro del mondo. Ad ogni latitudine del pianeta c’è forte cordoglio per il grave lutto che ha colpito la chiesa e tutto il mondo cattolico.
La morte di Joseph Ratzinger non ha colto di sorpresa perché da giorni le sue condizioni di salute erano notevolmente peggiorate, ma la sua fine riempie di dolore per il valore della persona e per le sue coraggiose scelte, prima tra tutte quella di abbandonare in vita il pontificato, fatto successo solo un’ altra volta, da Celestino V, nella millenaria storia della chiesa cattolica.
Nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II, Ratzinger è stato uno degli uomini più illuminati e teologicamente preparati della chiesa cattolica dell’ultimo secolo. Abbastanza a sorpresa e, secondo molti osservatori, soprattutto senza andare incontro ai suoi desideri, fu eletto Pontefice il 19 aprile 2005 all’età di 78 anni. Interpretò il pontificato con grande zelo e nonostante il suo carattere introverso testimoniò in modo straordinario la bellezza dell’essere cristiani.
Fondamento del suo apostolato è stato la importanza dell’evangelizzazione e del rapporto con le altre fedi religiose. Affrontò con grande coraggio le difficoltà vissute dall’episcopato e più in generale dalla Chiesa cattolica all’inizio del millennio.
A sorpresa e visibilmente sofferente l’11 febbraio 2013, dopo neanche nove anni, annunciò le sue dimissioni da Pontefice. Lasciò la Cattedra di San Pietro e il Vaticano il 28 febbraio, senza neppure attendere l’elezione del nuovo Pontefice. Con il fedelissimo Segretario Particolare Georg Genswein e pochissime altre persone si ritirò in una appartare residenza romana dove ha sempre continuato gli studi teologici e a coltivare la sua grande passione per la musica, suonando il pianoforte.
Negli ultimi tempi le sue condizioni fisiche erano progressivamente peggiorate e anche le sue attività si erano molto ridotte e cosi accetto di tornare in Vaticano, dimorando nella residenza Mater Ecclesie, preoccupandosi di non sovrapporsi mai a Papa Francesco, con il quale aveva stabilito un fraterno rapporto fatto di rispetto e di stima.
Tanti messaggi di partecipazione, di vicinanza, di cordoglio in queste ore sono arrivati da tutto il mondo al monastero in cui risiedeva ed ora c’è la salma di Benedetto XVI. Particolarmente affettuosi e toccanti quelli che giungono dalla Germania, soprattutto dalla piccola comunità di Marktl dove nacque il 16 aprile 1927 da un’umile famiglia di panettieri, alla quale è sempre rimasto legato.
Lunedi 2 Gennaio la salma del pontefice sarà esposta per l’omaggio dei fedeli nella Basilica di San Pietro e il 5 gennaio si terranno i funerali, che nel rispetto di Joseph Ratzinger dovranno essere molto semplici nella forma.