L'Academy ha annunciato che l'ultima opera di Paolo Sorrentino è stata inserita nella shortlist dei 15 migliori film film internazionali
Non è ancora fatta ma l’ultima fatica cinematografica di Paolo Sorrentino si avvicina sempre di più alla ambitissima notte degli Oscar, che si terrà al Dolby Theatre di Hollywood il prossimo 27 marzo. ‘È Stata la Mano di Dio‘ è stato selezionato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nella shortlist di 15 pellicole che concorrerà nella categoria miglior film internazionale non in lingua inglese.
Si tratta di un passaggio necessario, ma non sufficiente, a conquistare le definitive nominations che l’Academy diffonderà l’8 febbraio: saranno solo 5 i film che potranno aspirare a vincere la celebre statuetta dorata. La concorrenza è molto alta, ma l’opera del regista partenopeo non teme alcun confronto.
Ecco la shortlist completa con gli altri 14 film in lizza. C’è ‘Great Freedom‘ per l’Austria, ‘Playground‘ per il Belgio, ‘Lunana: A Yak in the Classroom‘ per il Bhutan. Poi ci sono’ Flee‘ per la Danimarca, ‘Compartment No. 6‘ per la Finlandia, ‘I’m your man‘ per la Germania, ‘Lamb‘ per l’Islanda. Seguono ‘A hero‘ per l’Iran, ‘Drive my car‘ per il Giappone, ‘Hive‘ per il Kosovo, ‘Prayers for the Stolen‘ per il Messico. Infine ecco ‘La cosa peggiore per il mondo‘ per la Norvegia, ‘Plaza Catedral‘ per Panama e ‘The good boss‘ per la Spagna. Obiettivo mancato, invece, per ‘Titane‘ di Julia Ducournau, Palma d’oro a Cannes nel mese di luglio.
Otto anni dopo la vittoria a Hollywood per ‘La grande bellezza‘ quali sono le probabilità per Paolo Sorrentino di bissare il successo? Intanto la sua opera ha superato oltre 90 produzioni nazionali analoghe per rappresentare il nostro Paese. Tra queste erano presenti ‘Marx può attendere‘ di Marco Bellocchio ed ‘Ennio‘ di Giuseppe Tornatore.
Questo film, quasi un’autobiografia del cineasta napoletano, è ambientato nel capoluogo campano negli anni ’80 su cui la figura di Maradona ha il suo largo spessore. Dominante il tema della perdita, per il giovane protagonista, dei genitori. Tra gli interpreti non poteva mancare l’attore feticcio di Sorrentino, Toni Servillo, affiancato da colleghi conosciuti quali Luisa Ranieri ed Enzo Decaro.
La pellicola, prodotta dallo stesso Paolo con Lorenzo Mieli, ha già vinto il Leone d’argento – Gran premio della giuria ad inizio settembre alla Mostra di Venezia. Nell’occasione lodato il protagonista, Filippo Scotti, che ha ricevuto il premio Marcello Mastroianni. Lo scorso 11 dicembre, invece, il film non ha raccolto alcunché nell’ultima edizione degli European Film Awards a Berlino. Mentre è tra i cinque candidati alla vittoria del miglior film straniero ai Golden Globes 2022, che si terranno il prossimo 9 gennaio.