PALERMO. Ha sfidato la vita, l’ha affrontata e vissuta come meglio ha potuto, lasciandosi travolgere nel bene e nella disperazione, ed è diventata un esempio per molte persone, un’icona per altre. Frida Kahlo è stata l’eroina di se stessa, raccontandosi attraverso i suoi dipinti, gli scritti, le lettere, e, in oltre 60 espressioni diverse, anche nella mostra al palazzo Zingone–Trabia di Palermo, dal 7 giugno al 29 settembre prossimi, intitolata “Frida Kahlo – I colori dell’anima”. Leo Matiz, fotografo colombiano, le rende, infatti, omaggio in una sessantina di scatti fotografici, risalenti agli Anni Quaranta.
Leo e Frida erano uniti da un’amicizia che ha attraversato lo spazio intimo dell’artista messicana, nata nel 1907 e morta nel 1954, legata sentimentalmente a quello che è stato il grande amore della sua vita, il pittore Diego Rivera, facendo emergere il carattere di una donna dalla grande forza d’animo, che ha “navigato” in una vita travagliata, percorsa anche da un grave incidente, causa di una grande sofferenza fisica.
L’esposizione palermitana, prodotta dalla Navigare s.r.l., ha il patrocinio delle Ambasciate del Messico e della Colombia, in collaborazione con la Fondazione Leo Matiz e Museum Bagheria. Il percorso espositivo, iniziando con dettagliate informazioni sul vissuto di Frida, è arricchito da una speciale retroilluminazione di pannelli su cui sono state digitalizzate ad alta risoluzione le opere, ripercorrendo l’evoluzione dello stile della pittrice. Personalità unica, Frida è stata inoltre ricordata grazie ad alcuni francobolli celebrativi, ripresi in una sezione della mostra dedicata alla filatelia internazionale.
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Simona Cocola