Disappunto di Italian Horse Protection che aveva chiesto di essere ascoltata per la modifica del regolamento comunale di Palermo sul servizio di carrozzelle
“Siamo innanzitutto molto amareggiati per non essere stati convocati al tavolo tecnico convocato dal Comune per apporre correttivi al regolamento sulle carrozzelle, nonostante avessimo dato la nostra disponibilità: del resto a quel tavolo, composto solo da veterinari e rappresentanti delle istituzioni, non era presente nessuna associazione di tutela degli animali: questa è una pecca grave visto che si è parlato di benessere animale”. Così Sonny Richichi, presidente di IHP, la prima associazione italiana di tutela dei cavalli, commenta la strada scelta dal Comune di Palermo per modificare l’ordinanza recentemente emessa per regolare il “servizio” di carrozzelle trainate da cavalli, oggetto di numerose critiche.
“Nel merito avremmo volentieri detto la nostra per parlare di benessere del cavallo in senso autentico e complessivo, mentre ancora una volta il Comune si limita a definire le regole per il funzionamento del servizio: non si spende una parola sulla vita quotidiana che questi animali sono costretti a vivere, nella migliore delle ipotesi costretti fra il traino delle carrozze e la reclusione in un box.
Ancora una volta non è così che si tiene in considerazione il benessere animale che evidentemente non è al centro delle preoccupazioni dell’Amministrazione Comunale impegnata, ci sembra, a smuoversi giusto per far vedere che sta facendo qualcosa: bene, questo ‘qualcosa’ non è minimamente sufficiente”, conclude il presidente di IHP.