L'ex pm, espulso dalla magistratura ed entrato in politica, presenta se stesso e il libro scritto con Alessandro Sallusti alla rassegna di talk show del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio
L’ex magistrato Luca Palamara e il direttore di “Libero” Alessandro Sallusti sono stati i protagonisti del settimo appuntamento de “Gli Incontri del Principe”, la rassegna di talk show del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio condotta dall’inviato speciale de “Il Giornale” Stefano Zurlo.
Palamara e Sallusti hanno presentato il loro libro-intervista “Il Sistema”. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana, dove Palamara racconta intervistato dal gionalista.
Luca Palamara ha due primati: è stato il più giovane presidente dell’ANM da maggio 2008 a marzo 2012; dal 19 settembre 2020 è anche il primo presidente nella storia dell’ANM ad esserne stato espulso.
Nel 2019 viene indagato per corruzione e per fuga di informazioni all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura. Nell’ottobre 2020 la Procura della Repubblica di Perugia ha chiesto il suo rinvio a giudizio per presunti episodi di corruzione. Nel marzo 2021 viene inoltre chiesto dalla Procura della Repubblica di Perugia il suo rinvio a giudizio, insieme all’ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, con l’accusa di concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.
Il 23 luglio 2021 il giudice per le udienze preliminari lo ha rinviato a giudizio per tutti i capi di imputazione contestatigli dalla Procura della Repubblica di Perugia, fissando l’inizio del processo al 15 novembre 2021.
Palamara è più che mai deciso ad entrare in politica “Indietro non si torna, il dado è tratto. È mio intendimento andare fino in fondo per squarciare il velo di ipocrisia che ha riguardato non solo la mia vicenda ma l’intera magistratura”. Così l’ex magistrato commenta l’ufficialità della sua candidatura alle elezioni suppletive di Roma per un posto vacante alla Camera dopo aver appeso al chiodo la toga. La discesa in campo in politica è il naturale prolungamento del percorso.
“Mi sento di dare continuità al racconto – spiega Palamara – e mi metto a disposizione come cittadino libero della collettività per capire cosa è realmente successo nella magistratura”.
Da parlamentare Luca Palamara vorrebbe affrontare un tema che è stato sdoganato ed è di grande interesse pubblico come dimostrano le firme per il referendum. Una riforma che si occupi dei meccanismi correntizi della magistratura che hanno evidenziato criticità.
“La mia volontà è quella di un cittadino che vuol partecipare alla vita pubblica e penso che chiunque ne abbia i requisiti può affrontare questo percorso. Il tema della giustizia è molto sentito e il mio riferimento non saranno gli schieramenti politici ma il rapporto con i cittadini che vogliono migliorare la giustizia. In queste ore, dopo aver ufficializzato la mia scelta, riscontro tanta voglia di capire, tanta voglia di rinnovamento e di dare voce
a un percorso riformatore. I cittadini vogliono conoscere la verità che non sia una verità di facciata. I cittadini voglio capire e che questo velo di ipocrisia si dissolva”. Ogni giorno una rivelazione sul caso Amara e l’attività dell’ex pm Davigo.
Vedo un collegamento tra questa vicenda e la mia personale e lo
dimostrano le intercettazioni che emergono. Fra poco – conclude Palamara – ci saranno rivelazioni anche da parte mia”