Oggi 20 maggio è l’ ottavo anniversario del terremoto che colpì a più riprese l’Emilia Romagna nel 2012. Questo evento sismico per intensità è stato il secondo più disastroso nella storia dei troppi terremoti che hanno colpito il Paese, con un bilancio dei danni superiore ai 14 miliardi di euro. Infatti solo il terremoto dell’Irpinia avvenuto nel 1980 ebbe un bilancio economicamente più pesante.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini fa il punto sulla situazione. “Dopo otto anni la ricostruzione sta andando verso la sua conclusione, nel senso che oltre il 95% delle persone vive già nelle abitazioni che erano state colpite ed erano decine di migliaia gli sfollati, così come nel privato, al di là dell’emergenza Coronavirus, noi avevamo recuperato non solo tutti i posti di lavoro perduti ma addirittura ce n’erano alcune migliaia, decine di migliaia in più di prima”.
Presidente. Come ha organizzato la Sua giornata, per ricordare le prime scosse del terremoto? “Oggi sarò a Reggiolo, uno dei comuni più colpiti, per visitare due cantieri aperti e anche un’azienda che ha completato i lavori. L’impegno massimo, abbiamo riunito poco fa i 30 sindaci, circa la metà dei sindaci dei comuni colpiti del cratere, perché per fortuna in 29 dei 59 è già stata completata sia la ricostruzione pubblica che privata, e con loro abbiamo fatto un piano di lavoro perché si vada via via verso la conclusione.
Una ricostruzione che ci ha visto tutti quanti impegnati, nessuno escluso, indipendentemente dalla appartenenza geografica, appartenenza politica, e credo che sia giusto rimarcare questo perché oggi che dovremo affrontare un’emergenza altrettanto drammatica e impegnativa, addirittura se non di più, noi vogliamo ricordare come ci comportammo da allora fino ad oggi: lamentarci poco, rimboccarci le maniche tanto e rialzarci sempre”.
Mel Menzio