Guterres a Mosca. In Germania riunione di 40 paesi alleati
Oggi la visita del segretario generale delle Nazioni Unite a Mosca. Antonio Guterres ha incontrato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e più tardi vedrà anche il presidente Vladimir Putin.
Nel punto stampa seguito al faccia a faccia con il ministro russo, Guterres si è concentrato prevalentemente su Mariupol. “C’è una crisi, in quella città. Migliaia di civili hanno bisogno di assistenza umanitaria e di evacuazione. Le Nazioni Unite sono pronte a mobilitare pienamente le loro risorse umane e logistiche per salvare vite a Mariupol“. Per questo il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto alla Russia un immediato cessate il fuoco e proposto un coordinamento tra l’Onu, la Croce rossa e le forze russe e ucraine.
Nella stessa conferenza stampa, Lavrov ha ribadito la linea del Cremlino. “La situazione in Ucraina – ha detto – è il risultato dell’espansione incontrollata della Nato“. Poi ha di nuovo espresso la disponibilità russa ai negoziati, accusando l’Ucraina di non voler trattare.
Duro botta e risposta tra il Regno Unito e la Russia. Il ministero della difesa, con il vice Heappey, ha sostenuto che è legittimo per l’Ucraina colpire obiettivi in territorio russo utilizzando le armi fornite da Londra “per interrompere la logistica che potrebbe contribuire direttamente alla morte e alla carneficina sul suolo ucraino“. Immediata la replica della portavoce del ministero degli Esteri. Sul suo profilo Facebook, Maria Zacharova, seguendo questa logica, si è chiesta: “La Russia potrebbe attaccare obiettivi militari sul territorio di quei paesi NATO che forniscono armi al regime di Kiev?“. In fondo si tratterebbe di “interrompere la logistica” e evitare “morti e carneficine“. E’ chiaro che si tratta di una provocazione, perché è impensabile per ora che la Russia colpisca convogli sul territorio di paesi della Nato.
Si sono aperti a Ramstein, in Germania, i lavori della riunione dei paesi che sostengono militarmente l’Ucraina. Un meeting di ministri della Difesa di 40 paesi fortemente voluto dagli Stati Uniti. E’ stato proprio il capo del Pentagono Lloyd Austin a intervenire per primo. “Smuoveremo mari e monti” per aiutare l’Ucraina a sconfiggere la Russia. “Dobbiamo aiutare l’Ucraina – ha ribadito – a vincere la battaglia contro l’ingiusta invasione da parte della Russia, e a costruire le difese contro le sfide future“.