All’apparenza potrebbe sembrare un piccolo insetto di poco conto, eppure la zanzara è considerato tra gli animali più pericolosi per il genere umano, responsabile della morte di 725mila persone ogni anno. Il 20 agosto si celebra il “World Mosquito Day“, o Giornata Mondiale della zanzara, istituita soprattutto dalle istituzioni e ONG contro la malaria.
È stata scelta questa data come ricorrenza in quanto il 20 agosto del 1897 un ufficiale medico dell’esercito britannico in India, Sir Ronald Ross, individuò il coinvolgimento delle zanzare nel ciclo di trasmissione della malaria. Scoperta che gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1902. Però grazie ad uno scienziato italiano, Giovanni Battista Grassi, e il suo staff di collaboratori, si riuscì a dimostrare che le zanzare responsabili della malaria umana appartenevano al genere Anopheles. Solo in seguito si scoprì che anche zanzare appartenenti ai generi Aedes e Culex erano in grado di trasmettere altre malattie all’uomo, come ad esempio Dengue, Febbre Gialla, West Nile, Chikungunya, Zika e Filariosi.
L’OMS ha stimato che attualmente le malattie trasmesse dalle zanzare rappresentino il 17% di tutte le malattie infettive causando oltre 700mila decessi l’anno. La sola malaria ne causa da sola 400mila.
Per far fronte a possibili eventi epidemici, l’ISS, Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute ha contribuito alla stesura di Circolari e Piani di Sorveglianza Nazionali che hanno come obiettivo principale quello di monitorare tutti i casi importati ed autoctoni di infezioni trasmesse da zanzare registrate sul territorio ed attivare, in caso di necessità, tutte le procedure di prevenzione e di controllo per fronteggiare le diverse specie di vettori.
Norbert Ciuccariello