La nave della discordia tra Italia e Francia è approdata questa mattina poco prima delle 9 al porto di Tolone. La Ocean Viking, con a bordo 230 migranti a bordo, di cui 57 bambini, è arrivata nella città situata a sud-est della Francia alle 8:42, scortata da navi francesi e da un elicottero. Le immagini in diretta della tv francese hanno mostrato come l’imbarcazione della Ong SOS Méditerranée si trovi in una zona militare del porto, più precisamente nella base militare navale, motivo per il quale è vietato l’accesso ai giornalisti.
Durante il lungo viaggio della speranza le persone che necessitavano di cure urgenti sono state soccorse in sei diverse operazioni tra il 22 e il 26 ottobre: Ieri tre soggetti in condizioni critiche, insieme ad un familiare, sono stati evacuati ieri mattina per un poter ricevere cure d’emergenza all’ospedale di Bastia, in Corsica
Attualmente sono in corso le operazioni di sbarco dei migranti che da oltre due settimane attendevano l’assegnazione di un porto sicuro. La notizia è stata confermata dal prefetto della regione del Var, Evence Richard.
Il prefetto ha aggiunto che i servizi delle dogane procederanno alla notificazione ai passeggeri del loro trasferimento in zona d’attesa e che in primis verranno sottoposti a una visita medica. La zona d’attesa dove saranno accolti i migranti si trova vicino a Hyères, precisamente nella penisola di Giens. Successivamente le autorità francesi avvieranno le procedure per la presentazione delle domande di asilo.
Secondo il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, un’ottantina di migranti potrebbero già in giornata essere affidati alla Germania, che si è accordata con la Francia per farsene carico. In totale sarebbero nove i paesi europei che si sono impegnati ad accogliere i due terzi dei migranti della Ocean Viking.
Oltre alla Germania i paesi che si sono impegnati ad accogliere i migranti in nome della solidarietà europea sono Croazia, Romania, Bulgaria, Lituania, Malta, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda. Il ministro Darmanin ha poi spiegato che i rifugiati accolti saranno solo ed esclusivamente quelli “compatibili con la richiesta di asilo“, mentre coloro che non potranno ottenere l’asilo ripartiranno immediatamente verso il loro paese di origine.