• 2 Novembre 2024
  • ECONOMIA

Nuovo DPCM, seconde case, palestre e cinema: ancora restrizioni?

Nulla di buono si potrebbe dire per quanti stanno attendendo i primi rumors circa quelli che saranno i contenuti relativi al prossimo DPCM che dal 6 marzo sostituirà quello in vigore. Pare che la linea sia quella del rigore, la preoccupazione delle varianti la fa da padrone. Il compito di Draghi non sarà certo facile si troverà a dover cercare una sorta di via intermedia, se si riuscirà a trovare, tra una linea maggiormente prudente e la spinta di quanti stanno chiedendo di poter riaprire.

Gli esperti del Comitato tecnico scientifico raccomandano ancora attenzione, la terza ondata, se non si presterà dovuta attenzione, é alle porte. Palestre, cinema, teatri, fiere continuano ad essere considerati posti di aggregazione in cui la possibilità della diffusione delle infezioni é maggiore. Il sentore é che le restrizioni non verranno affatto meno con il nuovo DPCM, ma che queste potrebbero anzi confermate. Così come non é ancora chiaro cosa potrà accadere relativamente alle seconde fase.

Nuovo DPCM, palestre e cinema restano chiusi?

Il Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, al termine del vertice tra ministri ed esperti: “Abbiamo rappresentato al presidente del Consiglio i dati e i numeri. Bisogna mantenere alta la guardia, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente“.

Per quanto concerne la possibilità di riaprire, chiaramente il focus di molti é caduto su questo aspetto, la risposta non é parsa delle più rassicuranti: “Non abbiamo parlato di riaperture, se ne discuterà in un’altra occasione”. Considerando che tra qualche giorno dovrà essere varato il nuovo DPCM, il fatto che ancora non si sia certi di promuovere le riaperture nemmeno dopo il 5 marzo mette in ansia gestori di palestre e ristoratori che da troppi mesi sperano di poter tornare alla normalità.

I tecnici non sembrerebbero purtroppo propensi a riaprire, sebbene la decisione ultima sembrerebbe in parte rimandata: ” Venerdì ci sarà il nuovo monitoraggio poi vedremo come procedere”.

Dalla sua Matteo Salvini invece si é detto completamente a favore delle riaperture ed ha anche incontrato i promotori di IoApro, quest’oggi é probabile che incontri a Montecitorio i rappresentanti di GimFIVE, che chiedono a gran voce di poter riaprire le palestre. Riportiamo il post di Matteo Salvini che ben identifica il suo supporto alla causa dei ristoratori

Via libera alla riaperture anche a cena: Salvini favorevole

” Via libera alle aperture dei ristoranti anche a cena, con le stesse attenzioni previste per pranzo, e ristori chiari e in tempi certi. Ne ho parlato in ufficio da me al Senato con alcuni rappresentanti dei ristoratori che oggi hanno manifestato a Roma (nella foto i referenti di “Io Apro”, Umberto Carriera e Antonio Alfieri).

Massimo impegno da parte della Lega per giungere a questo risultato: è una richiesta di buonsenso condivisa anche dai sindaci ANCI, a prescindere dal colore politico, sempre nel rispetto dei protocolli. Se la legge permette di pranzare in tranquillità e sicurezza alle 13, deve permetterlo anche alle 20.

Ricordiamo altresì la nuova iniziativa promossa anche dagli ideatori di IOApro insieme ad altre 3 associazioni, Io Festival che si terrà a Sanremo dal 2 al 6 Marzo. Il dubbio permane anche sullo spostamento verso le seconde case, insomma il DPCM che entrerà in vigore il 6 marzo dovrà chiarire molti aspetti. Certo che dipenderà anche dall’indice Rt di contagio, che determinerà il passaggio delle regioni da una zona all’altra. Al momento pare che la riapertura dei ristoranti la sera ,piuttosto che delle palestre potrà avvenire solo nelle zone con indice Rt molto basso, dunque nelle ‘zone bianche’.

Spostamenti seconde case: ‘zona arancione rafforzata’

Ad esempio in Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza per istituire nella provincia di Brescia, in alcuni comuni della Bergamasca e delle provincia di Cremona una ‘zona arancione rafforzata’ che prevede oltre alle solite restrizioni in zona arancione, anche chiusura delle scuole dell’infanzia , elementari e medie, ed il divieto di recarsi nelle seconde case.

Presto dunque per capire se Pasqua e Pasquetta saranno salvi, quel che é certo é che il Governo Draghi si troverà entro pochi giorni a decidere quale linea optare se quello della prudenza totale o quella di una riapertura almeno settoriale o ancora di un pseudo ritorno alla normalità.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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