Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha da poco illustrato in aula alla Camera i contenuti del DPCM ottobre ed ha comunicato le ragioni delle nuove misure di contenimento del Covid 19. Lo scopo del Governo è quello di non generare il panico specie tra ristoratori e gestori dei locali, che fino a ieri erano già convinti di dover andare incontro ad un nuovo coprifuoco (come anticipato in un nostro articolo di ieri), ma allo stesso tempo comunicare con oggettività un peggioramento dei casi e la necessità di contenere il più possibile la nuova ondata di contagi.
Il Ministro Speranza si è detto concorde con la valutazione del Premier Conte di prorogare lo stato di emergenza fino alla fine di gennaio del prossimo anno, in quanto “è corrispondente alla situazione in cui si trova il paese”. Inutile, pare dire il Ministro della Salute nella sua lunga analisi alla Camera, nascondere la realtà, siamo di fronte ad un peggioramento: “C’è una crescita diffusa, generalizzata, che tocca tutti i territori e quindi nessuna Regione può sentirsi fuori dai rischi che tutto il paese corre.
Ragion per cui Nel Dpcm non potrà venire meno l’obbligo della mascherina anche nei luoghi all’aperto, a qualsiasi ora, e la necessità di limitare il più possibile gli assembramenti per evitare la curva dei contagi torni a salire inesorabilmente fino a provocare un nuovo lockdown.
L’utilizzo delle mascherine – ha aggiunto Il Ministro Speranza – in maniera continuativa anche all’aperto, è un modo per continuare a convivere con il Coronavirus arginando i suoi effetti fino al vaccino, per cui ci vorranno ancora mesi: “Dobbiamo continuare sulla linea della prudenza”. Perché la macchina organizzativa funzioni, pare sottintendere, serve ancor di più oggi una massima “condivisione tra Stato e Regioni. Serve un coordinamento più forte”. Poi ha aggiunto ricordando l’importanza delle regole base, lavarsi le mani frequentemente, evitare gli assembramenti e indossare la mascherina, “Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus”.
Dall’intervento fatto alla Camera, si apprende altresì, che è mutata l’età mediana dei contagiati, non si tratta più solo di soggetti anziani con patologie pregresse, ma i nuovi colpiti dal Covid 19 sono i giovani in salute, ossia: “L’età mediana dei contagiati è scesa dai 70 anni di marzo ai 41 anni di oggi“. E purtroppo risultano in aumento, sebbene ancora sotto controllo rispetto ai periodi precedenti, i ricoverati in terapia intensiva, “durante l’estate erano 30 ricoverati in terapia intensiva, ora sono 323”.
Nonostante tutto ciò, stando alle ultime dichiarazioni ufficiali, non sarebbero a rischio chiusura né i locali notturni, né i ristoranti e né tanto meno le scuole, che nelle ultime ore sono state additate come luogo di maggior diffusione dei contagi e causa dunque dell’impennata dei positivi. Su questo punto è intervenuta, a gamba tesa, anche il Ministro Azzolina che in un video ha voluto smentire categoricamente queste voci tendenziose, ricordando che l’aumento dei casi tra i ragazzi non è certamente imputabile alla riapertura delle scuole.
Così chiosa, il Ministro dell’istruzione:“La scuola non ha avuto un impatto su aumento contagi se non residuale: nelle prime due settimane il personale docente contagiato è lo 0,047% del totale, gli studenti lo 0,021%, il personale Ata 0,059%.I contagi nelle scuole sono casi sporadici e sono stati contratti per lo più fuori dalle scuole”. Poi ha aggiunto, riportando i valori assoluti dei contagiati: “Gli studenti positivi sono 1492, gli insegnanti 349 e i casi tra il personale non docente sono pari a 116”.
Sull’efficacia delle misure messe in campo dalla scuola per contrastare la pandemia Covid 19 concorda anche il Ministro Speranza che ritiene non vi sia ragione alcuna di sostenere che i contagi si stiano diffondendo tra i banchi di scuola, dati i numeri non elevati da inizio settembre ad oggi, certo la parola d’ordine resta: prudenza, e su questo Speranza non discute.
“Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita del paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta. I casi ci sono e ci saranno nelle prossime settimane ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole”. Anche perché sarebbe davvero inimmaginabile per molte famiglie l’idea di tornare nuovamente ad una didattica online, con tutti le difficoltà sugli orari lavorativi dei genitori che questo implicherebbe, oltreché una mancanza corposa di socialità e di apprendimento face to face essenziale per la crescita dei ragazzi in età scolare, che nessuna video lezione potrà mai sostituire.
In fase finale del suo intervento alla Camera il Ministro della Salute ha ricordato come il vaccino sia ancora lontano e dunque come sia necessario “recuperare appieno lo spirito di unità nazionale e lo spirito di marzo, quando il paese si è stretto a coorte e ha saputo essere unito. in questi mesi difficili l’Italia ha dimostrato di essere un grande paese e penso che arriva il tempo in cui dovremo dimostrarlo di nuovo”.
Dal canto suo il Premier Conte per evitare inutili allarmismi, ha voluto precisare che tra le restrizioni che verranno inserite nel DPCM ottobre, che verrà ufficializzato, con buona probabilità, nella giornata di domani non vi saranno, almeno per il momento, limitazioni sugli orari di chiusura per bar e ristoranti. Non vi è alcuna intenzione da parte del Governo, avrebbe detto il Presidente del Consiglio, di chiudere né anticipare la chiusura dei locali introducendo un coprifuoco.
Certo l’allerta resta, Il dpcm che verrà varato, avrà, difatti, una durata breve, varrà per i prossimi 30 giorni, ragion per cui il Governo, qualora la curva dei contagi dovesse tornare a salire, non potrà far altro, come indica anche la bozza della Nadef, nota di aggiornamento al Def, che reintrodurre nuovamente chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale.
Non resta che attendere di leggere i contenuti ufficiali del Nuovo DPCM ottobre, anche se i tratti salienti, sarebbero ormai già stati resi noti dalle ultime dichiarazioni del Premier e dal Ministro della Salute Speranza oggi presente in aula alla Camera nel corso delle comunicazioni sulle nuove misure di contenimento del Covid 19.
Non resta che sperare che anche i cittadini italiani facciano la loro parte per evitare un nuovo lockdown, in fin dei conti, indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, unica limitazione un po’ più corposa che pare esserci per ora nel DPCM ottobre, non ci pare una misura così ‘ esagerata’. In fondo se ci teniamo davvero a preservare la nostra salute e quella delle persone a noi care e soprattutto teniamo alla nostra economia, tanto da non volerla metterla ‘in ginocchio’ definitivamente, forse non ha tutti i torti il vignettista Luca Garonzi che in una vignetta asserisce: “TRISTE LA TUA IDEA DI LIBERTA’ SE PENSI CHE UNA MASCHERINA TE LA POSSA TOGLIERE”.