Grande attesa per quello che potrebbe essere il Nuovo DPCM anti Covid, infatti oltre alla zona rossa, arancione e gialla a cui il Governo ci aveva abituati nelle ultime settimane, pare spuntare l’ipotesi di una nuova zona bianca. Un colore che potrebbe portare ristoratori e gestori di cinema e palestre finalmente a tirare un sospiro di sollievo. Chi potrebbe rientrarvi e soprattutto cosa cambierebbe per le regioni virtuose che riusciranno, avendo un indice Rt basso, a rientrarvi?
Le Regioni con una bassa circolazione del Virus, se i parametri lo permetteranno, potranno essere inserite in una zona ‘virtuosa’ dal colore bianco. In tal caso sarà possibile riaprire luoghi della cultura, come cinema e teatri, dimenticare i vincoli di orari per la ristorazione e potranno riaprire al pubblico anche palestre e piscine.
Insomma si potrebbe dire un apparente ritorno alla normalità, apparente perché chiaramente anche le Regioni che avranno il benestare per essere considerate tra quelle bianche dovranno inevitabilmente attenersi alle norme anti Covid, dunque mascherine, distanza di sicurezza ed igienizzanti non potranno comunque venire meno e dovranno far parte della quotidianità. In seguito spiegheremo tutte le novità, ci preme prima però fare il punto di quello che potrebbe essere contenuto in una sorta di ordinanza ponte, che dovrebbe coprire il buco normativo tra il 7 ed il 15 gennaio.
In queste ultime ore il Governo starebbe mettendo a punto una sorta di calendario anti Covid che scatterà dal 7 gennaio, le indiscrezioni parlano di possibile ritorno in zona gialla di quasi tutte le regioni, ma tutto dipenderà dal monitoraggio Iss-ministero della Salute, atteso per domani 5 gennaio. Osservate speciali al momento sarebbero Veneto, Liguria e Calabria, che rischiano la zona rossa anche dopo il 6 gennaio, e Lombardia, Puglia e Basilicata che invece potrebbero essere arancioni.
Unica cosa certa al momento è la stretta che dovremmo aspettarci nel weekend, giacché è stata confermata dal Ministro della Salute Speranza. Dopo il vertice tenutosi ieri sera con le Regioni è possibile che tutta l’Italia il 9 ed il 10 gennaio possa essere zona rossa o arancione con un coprifuoco che potrebbe addirittura essere anticipato dalle 22 alle 20, bar e ristoranti sicuramente chiusi e assoluto divieto di uscire dal proprio comune.
In caso di zona arancione sarebbero salvi i negozi, tranne i centri commerciali per cui il divieto nei festivi e prefestivi prosegue, anche i parrucchieri sarebbero salvi. Queste misure potrebbero essere contenute in una sorta di ‘ordinanza ponte’ che servirà proprio a coprire i giorni tra il 7 ed il 15 giorno in cui è atteso il nuovo DPCM, che dovrà sostituire quello attualmente vigente. Dal 15 gennaio tutto potrebbe cambiare, specie per alcune Regioni, ecco perché le attenzioni sono tutte concentrate sui rumors delle ultime ore e sulla possibile new entry ossia questa ipotetica ‘zona bianca’.
Se vi fosse davvero l’introduzione della ‘zona bianca‘, come avanzata dal Ministro Dario Franceschini, che ha trovato l’appoggio del Ministro della Giustizia Bonafede nelle regioni ove circola meno il virus si potrebbe pensare di riaprire dopo mesi di chiusura: cinema, teatri, sale da concerti, musei e anche palestre e piscine, certamente una buona nuova, attesa da tempo, per gli appassionati del fitness. Nei giorni scorsi anche Spadafora, ministro delle Politiche Giovanili e dello Sport, aveva ipotizzato la riapertura delle palestre per fine gennaio.
Buone notizie anche per bar e ristoranti, altre due categorie messe a dura prova dal Covid 19 e dalle restrizioni per arginare i contagi, che potrebbero finalmente riaprire senza limiti di orario, sempre nel rispetto delle misure di distanziamento sociale, divieto di assembramenti e obbligo di mascherina. Grande attesa dunque per queste categorie di lavoratori per il prossimo DPCM che potrebbe vedere già inserita al suo interno questa nuova zona dal colore chiaramente auspicato da moltissime Regioni.
Vero è che le norme anti Covid dovranno comunque accompagnare la riapertura dei luoghi della cultura e delle palestre, ma siamo pur certi che questo ritorno ‘alla normalità’ potrebbe giovare anche al benessere psicologico di tanti, alla fine come recita una nota locuzione latina ‘Mens sana in corpore sano’, dunque non resta che sperare che questa iniziativa vada a buon fine e che prudenza e riapertura possano andare di pari passo affinché il 2021 inizi nel migliore dei modi.
Erica Venditti