Questa notte un barcone con a bordo 280 migranti, in gran parte provenienti da Egitto e Bangladesh, è approdato sulle coste di Lampedusa. Purtroppo, per l’ennesima volta, il viaggio della speranza ha mietuto delle vittime: sette richiedenti asilo sono morti poco prima di arrivare sulla terra ferma, tutti di nazionalità bengalesi.
L’imbarcazione, partita circa tre giorni fa dalla Libia, è stata avvistata a circa 24 miglia dalla costa di Lampedusa quando è scattato il soccorso da parte delle motovedette. Tre cadaveri sono stati trovati a bordo dell’imbarcazione dai militari della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, arrivati per i soccorsi, mentre altri quattro sono deceduti poco prima di arrivare sulla terraferma. Tutti sarebbero morti per ipotermia.
Altre persone sono state portate al poliambulatorio dell’isola, per ipotermia e perdita di sensi, dopo un primo triage sanitario e gli accertamenti anti Covid al molo Favarolo. Le loro condizioni non sono buone. I 280 migranti sono stati collocati all’hostpot di contrada Imbriacola, dove erano già presenti 365 ospiti.
Al momento la struttura è al collasso in quanto le persone presenti sono 645 a fronte dei 250 posti disponibili. Per questo motivo un centinaio di migranti sono sono stati trasferiti sulla nave quarantena ancorata a Cala Pisana, mentre altri cento dovrebbero raggiungere Porto Empedocle con un traghetto di linea.
Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al favoreggiamento di immigrazione clandestina. Sono in corso le indagini per identificare gli scafisti e gli organizzatori della traversata.
“Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti – è quanto ha affermato il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello – qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l’Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto“.
E a proposito della complicata situazione politica al di là del Mediterraneo un comunicato il portavoce della Guardia nazionale tunisina ha reso noto che la Guardia Costiera locale, nella notte tra il 23 ed 24 gennaio scorso, ha bloccato 8 gruppi di richiedenti asilo in diverse zone del Paese. In totale sono stati fermati 57 richiedenti asilo, di cui 45 di diversi Paesi africani e 12 tunisini.