Neymar tornerà a scendere in campo in questo Mondiale. Parola del ct Tite e dei compagni di squadra che intanto hanno fatto il loro pure senza O Ney battendo 1-0 la Svizzera e qualificandosi con un turno d’anticipo agli ottavi di finale di Qatar 2022. Prima ancora di quelle del ct erano state le parole di Marquinhos a riaccendere le speranze tra i tifosi della Seleçao, rivelando che il 10 verdeoro si sta sottoponendo a delle sedute di fisioterapia 24 ore su 24 per recuperare quanto prima dall’infortunio alla caviglia destra subito nel successo per 2-0 all’esordio contro la Serbia.
Saltata così anche la seconda partita del girone, è ormai assodato che Neymar dovrà restare ai box almeno per l’ultima sfida che chiuderà la prima fase del torneo contro il Camerun. Il Mondiale di O Ney però non è finito e a dissipare i dubbi ci ha pensato lo stesso ct Tite, il quale si è detto ottimista sul fatto che prima o poi riavrà a disposizione sia l’asso verdeoro sia Danilo, anche lui fermo per un infortunio alla caviglia riportato al termine del primo match: “Credo che Neymar e Danilo giocheranno il Mondiale. Sono fiducioso che presto potrò tornare a utilizzarli entrambi”.
Anche senza la sua stella più brillante, la Seleçao è riuscita comunque a trovare la chiave per trafiggere la difesa elvetica grazie al rimorchio offensivo di Casemiro, proprio lui che in estate aveva spezzato sette anni di continuità al Real Madrid preferendo la sponda fragile di Manchester, un salto nel buio quasi assicurato che però non gli ha fatto perdere lo smalto solito di quando veste la maglia verdeoro.
Così stando alle quote sul calcio che permettono di scommettere su tutte le partite dei Mondiali, oltre che sulla vincente finale del torneo, il Brasile rimane in questo momento la favorita, pur non potendo contare per il momento su Neymar, ma con la certezza di avere in rosa un risolutore in più. In nazionale con il gol segnato alla Svizzera Casemiro è riapparso in prima pagina, da dimenticato di lusso quale è stato per mesi a Manchester a uomo simbolo della fame di questo Brasile che va a caccia del sesto trionfo mondiale, l’ultimo vent’anni fa in Giappone e Corea del Sud 2002.
A Madrid con la promozione a titolare di Camavinga e l’acquisto di Tchouameni le merengues si sono portate avanti nella ristrutturazione, anche se Ancelotti di Casemiro ne aveva fatto malvolentieri a meno. Il tecnico del Real è stato l’ultimo a beneficiare del senso tattico del 30enne paulista che Rafa Benitez per primo provò a utilizzare in mezzo al campo, pagando con l’esonero una scelta ritenuta troppo conservativa dal presidente Florentino Perez. A Zidane fu concesso il permesso di farlo giocare con continuità e difatti fu l’inizio di un percorso ultravincente, con tre Champions conquistate di fila.
La prima convocazione in nazionale nel 2011 con Menezes, poi ignorato da Scolari, riconvocato da Dunga e confermato da Tite. Con Casemiro in campo, diga ideale davanti alla difesa, Vinicius, Rodrygo, Raphinha, Richarlison e Neymar, quando tornerà, possono giocare senza guardarsi troppo alle spalle. Ci pensa lui a recuperare il pallone e a consegnarlo ai creativi della squadra, oppure a sostituirsi a loro, con quell’effetto sorpresa che ha destabilizzato la Svizzera e regalato alla sua Seleçao il pass per gli ottavi.