TORINO. Una donna di 85 anni ha ucciso a colpi di martello la figlia disabile di 44 anni, questa mattina a Orbassano, alle porte di Torino, in un’abitazione in via Gramsci. A dare l’allarme è stato il marito e padre di 87 anni. L’85 enne, che pare abbia assunto dei farmaci nel tentativo di togliersi la vita, è ora ricoverata all’ospedale di Orbassano.
La vittima è stata colpita al capo con numerose martellate. Sul posto la sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo dei carabinieri di Torino. Una vicenda questa che porta drammaticamente all’attenzione alcuni temi che non possono più essere tralasciati, come quello dell’invecchiamento delle persone con disabilità e dei loro genitori, c ome ribadisce il presidente dell’Anffas Torino Giancarlo D’Errico: “Come sempre l’anello debole è la famiglia: nessuno, purtroppo, neanche lontanamente pensa di annoverare tra i servizi alle persone anziane quelli relativi alla gestione di un figlio con disabilità. L’atto della mamma di Orbassano è la manifestazione evidente dell’angoscia di tanti genitori che sentono di essere alla fine della loro vita e temono per il futuro dei propri figli, una volta soli. E scelgono di farla finita.
“Questa situazione – conclude D’Errico – pone un enorme accento sul ‘dopo di noi’: che ne sarà delle persone con disabilità adulte e anziane, una volta persi i genitori? Non c’è una risposta univoca, ma un progetto individualizzato che metta insieme, a partire dalla progettazione, famiglie, istituzioni, servizi sociali, operatori, per capire che cosa sia meglio per la persona e quali siano le risorse che si possono individuare per assicurarne un futuro sereno“.