Le delegazioni di Russia e Ucraina si sono incontrate in Bielorussia e si rivedranno a giorni. Putin vuole la Crimea. La Fifa esclude la Russia dai mondiali
Si è conclusa la prima giornata di trattative a Gomel, in Bielorussia, tra Ucraina e Russia. Le delegazioni stanno quindi tornando nelle rispettive capitali per consultazioni, prima di rivedersi nei prossimi giorni. Insomma, non c’è stata la rottura definitiva, e si apre quindi qualche spiraglio. Per Mosca è “possibile trovare un terreno comune“, mentre il capodelegazione ucraina ha rivelato che “si sta discutendo principalmente di un cessate il fuoco“.
Il presidente russo Vladimir Putin ha esplicitato le sue condizioni parlando con il presidente di turno dell’Unione europea, il francese Emmanuel Macron. Mosca vuole una Ucraina “neutrale e smilitarizzata“, e l’annessione definitiva della Crimea. La penisola, a maggioranza russofona, è occupata dal 2014.
L’Ucraina, invece, chiede in primo luogo il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal suo territorio. Poi insiste per un ingresso del paese nella Unione europea e anche nella Nato. Punti, soprattutto il secondo, inaccettabili per Mosca. Le posizioni insomma non sembrano essersi molto avvicinate.