All’alba di questa mattina nelle province di Reggio Calabria, Verona e La Spezia i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa Gip del Tribunale, su richiesta della Dda locale. Nel corso dell’operazione “Linea Nuova” sono stati arrestati 22 soggetti, ritenuti legati alla ‘ndrina Nasone-Gaietti di Scilla.
Per 18 delle persone coinvolte nell’operazione é stato disposto il carcere, mentre altre quattro sono finite ai domiciliari. L’indagine nell’ambito della quale sono stati effettuati gli arresti rappresenta il seguito di altre inchieste contro le cosche di ‘ndrangheta di Scilla, cittadina ad alta vocazione turistica. Nell’inchiesta é coinvolto anche un dipendente del Comune di Scilla, per il quale la Dda ha chiesto l’interdizione per un anno dai pubblici uffici.
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto di armi da fuoco, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, tutte fattispecie aggravate dall’agevolazione mafiosa.
Nell’ambito dell’operazione si è dato inoltre esecuzione a contestuale decreto di sequestro preventivo di sei società attive nel settore turistico-balneare, nel commercio di prodotti ittici, bevande ed altri prodotti alimentari per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
Nel Comune di Scilla è in corso l’accesso antimafia, disposto nello scorso mese di agosto dal Ministro dell’Interno su richiesta del prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. L’attuale sindaco di Scilla è Pasqualino Ciccone, eletto nel 2020 con la lista civica “Scilla riparte”. Ciccone era primo cittadino anche quando Il Comune di Scilla venne sciolto per mafia nel marzo del 2018. Due anni dopo, Ciccone si era ricandidato a primo cittadino ed era stato eletto con il 97,84% dei voti.