SERIATE. Massimiliano Mandarini è il fondatore di Marchingenio, una creative company e piattaforma green selezionata dall’Innovation District e dal Dipartimento Design del Politecnico di Milano, specializzata nella filiera del design, dell’architettura, e delle green technology. Questo centro di ricerca opera a livello internazionale, avendo per obiettivo la sostenibilità e il design 4.0, e unendo, come fa da anni l’architetto Massimiliano Mandarini, che ha ricevuto premi per l’innovazione e la sostenibilità, progetti di architettura green. È infatti ideatore del primo campus scolastico a impatto zero, oltre che del “Nature Design Suite”, modulo di architettura circolare eco-friendly.
Presentato all’ultima edizione della Milano Design Week, è un moderno concetto di spazio in cui vivere, o lavorare, dove la più alta tecnologia si coniuga con materiali sostenibili da riciclo. Tra questi, il legno utilizzato, ad esempio, è stato ricavato da alcune foreste danneggiate da recenti eventi climatici, come l’alluminio per l’involucro edilizio che arriva da riciclo per il 75%. In questo modo è possibile produrre energia attraverso l’inserimento di una finestra intelligente, con un conseguente risparmio sui consumi, ma anche ridurre l’inquinamento interno per mezzo di sistemi biofilici e prodotti fotocatalitici.
Mandarini, vincitore del World Green Design Awards (2015) e del Green Building & Leadership Italia Awards (2017), intende ideare un nuovo stile di vita con al centro il rapporto con l’ambiente: il modulo abitativo, che sarà inserito tra gli spazi espositivi di Milano, verrà anche dotato di uno sperimentale orto hi-tech, una delle prime smart vegetable library, che funzionerà senza acqua. Nella mente dell’architetto italiano c’è l’occasione di dare uguali possibilità alla natura e agli esseri umani, grazie a un design innovativo, funzionale, bello, e confortevole. La ricerca sui materiali diventa quindi fondamentale per portare l’Italia, dopo Cina, Giappone, alcuni stati africani, Brasile, ed Emirati Arabi, a un cambiamento rigoroso in questo senso. Il “credo” di Mandarini risiede nell’economia circolare, ritenendo possibile creare moduli circolari con una forte componente di riciclo.
Simona Cocola