ROMA. Dalla cattura di Totò Riina alla guida del primo sindacato militare italiano: inizia una nuova avventura per il Capitano Ultimo, come viene ancora chiamato il colonnello Sergio De Caprio, che sarà con ogni probabilità proclamato presidente del Sim (Sindacato italiano militare) Carabinieri, la prima organizzazione autorizzata e riconosciuta dopo che la Corte costituzionale ha sancito che anche i militari possono costituire associazioni sindacali. La prima assemblea si terrà domani in un albero della capitale. Vi parteciperanno 250 militari dell’Arma provenienti da varie parti d’Italia, per il varo dell’atto costitutivo e la proclamazione dei vertici del nuovo organismo.
“Se l’assemblea del nuovo sindacato Sim Carabinieri dovesse scegliere me come presidente sarebbe un grandissimo onore e privilegio”, confida De Caprio che non nasconde l’interesse per il nuovo ruolo: “Poter combattere, da carabiniere, per i diritti e la dignità dei carabinieri è la più bella battaglia che avrei mai sognato di portare avanti. Una battaglia di civiltà che affronteremo tutti insieme, con grande responsabilità”.
A proporsi come segretario generale sarà, invece, il brigadiere capo Antonio Serpi, promotore del movimento che ha portato allo storico traguardo del sindacato militare. “Quello di domani – dice Serpi – è l’approdo di un percorso che parte dalla sentenza 120/2018 della Consulta, che definì incostituzionale il divieto per i militari di costituire associazioni sindacali. In attesa della norma, attualmente in discussione in Parlamento, che regola la contrattazione di primo e secondo livello per i sindacati delle forze armate, vogliamo delineare la struttura organizzativa del sindacato. In questo senso, è stata molto tempestiva la risposta del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che con sollecitudine ha provveduto a far procedere il progetto”.