BOLOGNA. Il Museo della musica della canzone è stato presentato ieri alla Fonoprint a Bologna, dove si trovano gli studi d’incisione, testimoni della nascita di dischi importanti, come alcuni di Lucio Dalla, Zucchero, Vasco Rossi, Pino Daniele, Eros Ramazzotti. In calendario sono già state fissate un paio di visite, il 10 marzo e il 18 maggio.
Nata grazie al contributo del Comune e della Regione Emilia-Romagna, nella struttura museale si potranno visitare sale e studi, per un massimo di 35 persone, ascoltare brani in alta definizione, e avere la possibilità di fare visite esperienziali con la guida di Maurizio Biancani, ingegnere del suono dal 1977, oltre a workshop e master. «Sarà anche un richiamo turistico», sono state le parole dell’assessore alla Cultura Matteo Lepore.
«Fissare una storia là dove è stata fatta, in un luogo che fa parte di noi, che è patrimonio della musica perché da qui sono passati i più grandi artisti», ha dichiarato Gaetano Curreri, leader degli Stadio. L’esposizione non è la prima sul tema. Nel 2004 il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, un progetto realizzato dal Comune di Bologna con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato inaugurato all’interno di Palazzo Sanguinetti. Qui la musica in ogni sua forma ricorda l’esperienza bolognese nell’arte della musica, portando a conoscenza del pubblico il vasto patrimonio di beni musicali che il Comune possiede e custodisce.